FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Centrosinistra, caso Di Ponte. I socialisti riaprono la partita:: "Le primarie? Vanno fatte"

In una nota chiedono di evitare divisioni e non guardare ai personalismi. Intanto ieri l’aut aut del vice sindaco al partito non ha avuto alcun esito.

Centrosinistra, caso Di Ponte. I socialisti riaprono la partita:: "Le primarie?  Vanno fatte"

Centrosinistra, caso Di Ponte. I socialisti riaprono la partita:: "Le primarie? Vanno fatte"

Non accenna a placarsi il dibattito politico in vista delle elezioni amministrative a Terranuova. Dopo l’aut aut di Mauro Di Ponte al Partito democratico sulla sua candidatura a sindaco e l’altolà del segretario Mauro Bronzi, stavolta è il Partito socialista italiano ad inserirsi nella diatriba. "Stanno emergendo posizioni differenziate all’interno della coalizione di centro sinistra - fanno sapere - Il partito socialista ritiene un valore fondamentale l’unità dell’area politica di cui fa parte al di là dei personalismi e, in virtù di questo assunto, invita il partito di riferimento dell’ambito riformista, cioè il Pd, a riflettere sulla possibilità di evitare divisioni che potrebbero non essere comprese dall’elettorato e dalla nostra comunità.

Spesso i percorsi che vengono individuati per la formazione di coalizioni politiche e dei relativi programmi elettorali vengono decisi all’interno delle segreterie dei vari partiti e non sempre questi percorsi risultano evidenti, chiari e soddisfacenti per la popolazione".

Già in tempi non sospetti l’alleato di coalizione si era espresso in favore delle primarie, diversamente dai colleghi di Italia Viva, Azione, Sinistra Italiana ed Europa Verde. Nell’occasione ribadisce che il coinvolgimento di tutto gli elettori è lil metodo migliore per individuare il candidato del centrosinistra. "Ribadiamo la nostra convinzione - prosegue il Psi - che il candidato sindaco dovrà essere scelto attraverso delle consultazioni che siano il più aperte possibile.

È questa la motivazione che ci spinge a prendere questa posizione e a ribadire che probabilmente lo strumento delle primarie possa essere quello più adatto ad unire e a creare un percorso che possa far sentire i cittadini protagonisti e oggetto di un ascolto attivo e attento. C’è ancora tempo e noi cercheremo con la nostra capacità di essere rappresentativi della comunità terranuovese di portare questa nostra istanza all’interno della coalizione di cui convintamente facciamo parte". L’ultimatum del vicesindaco per la sua corsa allo scranno più alto di piazza della Repubblica scadeva ieri, ma al momento non si hanno notizie sulla sua eventuale discesa in campo. Ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime ore, anche perché un appuntamento cruciale attende la comunità democratica terranuovese, che domani sera riunirà l’assemblea degli eletti, l’organo deputato a tracciare il percorso in vista delle elezioni. In ogni caso si saprà a breve se esistono margini per una mediazione oppure se la frattura è ormai insanabile.