
Claudia Babbini e Paolo Fatucchi
Arezzo, 27 novembre 2019 - Un ultimo viaggio insieme ma di sicuro non quello che avevano immaginato e sognato. Clauidia Babbini e Paolo Fatucchi saranno fianco a fianco stasera nella chiesa del Sacro Cuore. Fianco a fianco, nell’ultimo atto di una tragedia che ha lasciato un segno profondo. In città e in particolare nel quartiere Giotto, lì dove Paolo era nato e cresciuto, in via Cimabue. E a due passi da dove era cresciuta Claudia, in via Teofilo Torri, a ridosso dei vigili del fuoco. Anche se poi si era trasferita sopra Trento e Trieste.
L’ultimo addio. Ieri erano insieme nella camera ardente, allestita alla Croce Bianca. Oggi i funerali, che saranno celebrati dal parroco, don Giovanni Ferrari. Morti tutti e due poco fuori Ceciliano, trovandosi di colpo davanti una macchina che per evitare un tamponamento aveva invaso la corsia opposta. Pochi secondi,forse neanche il tempo di rendersi conto di cosa stesse succedendo.
Pochi secondi per cancellare due vite. Quella di Claudia, medico prima al distretto e poi a Medicina Legale, legata all’equipe della quale aveva fatto parte fino ad un anno fa quando era andata in pensione. E quella di Paolo, una persona pacata, sempre pronta al saluto: anche lui una passione per il mondo delle corsie, anche se nel ruolo di operatore sanitario. Pare che da giovane avesse coltivato anche il sogno di diventare medico, per poi rimetterlo nel cassetto.
In quella chiesa dove oggi gli diranno addio il babbo, morto ad oltre 90 anni, era quasi di casa. Chi lo conosceva racconta che tutte le mattine alle 7 fosse lì, per la prima Messa del giorno. Fino agli ultimi giorni. Un legame profondo, quindi, con un quartiere che era nel destino di tutti e due. Due storie di vita,che si erano incontrate e incrociate: lui ancora in quella casa dov’era nato ma nella quale era rimasto solo, lei con il suo mestiere e insieme con l’entusiasmo che ci metteva.
Non era solo un lavoro, confermano tutti, ma una passione vera, di quelle che vanno al di là di un orario o di un cartellino. Spezzata senza preavviso, da uno schianto sulla strada.