Caso piazza della Badia I residenti dopo le risse: "Basta con le promesse, veri controlli a tappeto"

Il comitato Spazi al Centro replica all’incontro del comitato per la sicurezza "Basterebbe applicare le regole, la strategia dei servizi straordinari non ha cambiato nulla in due anni. La situazione sta diventando insostenibile".

Caso piazza della Badia  I residenti dopo le risse:  "Basta con le promesse,  veri controlli a tappeto"

Caso piazza della Badia I residenti dopo le risse: "Basta con le promesse, veri controlli a tappeto"

di Gaia Papi

"La puntuale e corretta applicazione del regolamento di Polizia Urbana ed una costante ed attenta azione di controllo sarebbero già sufficienti per garantire una efficace azione preventiva che porterebbe, in alcune settimane, alla normalizzazione in Piazza della Badia".

Replica così SpaziAlCentro, il comitato di cittadini residenti in zona Piazza della Badia, dopo l’incontro del comitato per l’ordine e sicurezza pubblica della prefettura riunitosi per l’ennesima zuffa tra persone alterate dall’alcol..

"Il comitato e le forze dell’ordine sono "pronte a intensificare le attività di controllo": è emerso, "Noi riteniamo sia utile ricordare a tutti che in Piazza della Badia, fino a poco più di due anni fa, non si erano mai verificate situazioni tali da assurgere all’ordine del giorno di un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica" continuano da SpaziAlCentro.

"Siamo felici di apprendere che all’indomani dell’ultimo weekend, il comitato, coordinato dal prefetto, abbia deciso di disporre attività di controllo specifiche volte a scoraggiare la "mala-movida": controlli a tappeto e attività specifiche da effettuare negli orari, giorni e luoghi dove maggiormente si concentrano le difficoltà. Peccato che questa sia una strategia già vista: servizi straordinari predisposti in emergenza per far fronte a una situazione che, dopo oltre due anni, ha perso i caratteri tipici dell’emergenza, assurgendo a vera e propria criticità endemica per la sicurezza del centro storico aretino" spiegano.

"Gli episodi delle ultime due settimane rendono necessaria una riflessione più attenta per trovare "la soluzione" definitiva e non "delle soluzioni" temporanee. Da cittadini, abbiamo già assistito all’attuazione di "mirati" servizi di controllo, di presidi straordinari della piazza in orario serale, all’attivazione di "presidi privati di sorveglianza e controllo", ma nulla è cambiato. E allora come si potrebbe ulteriormente affrontare la situazione per cercare di ottenere una soluzione efficace e di lungo periodo alla problematica? Il prefetto dice che si tratta di eventi che capitano a causa dell’uso fuori controllo di alcolici o sostanze stupefacenti. Ma Arezzo si è da tempo dotata di un "regolamento di Polizia Urbana", e l’articolo 5 sancisce che: l’amministrazione comunale, per motivi di pubblico interesse, può sospendere o revocare attività con apposito provvedimento. Orbene, in un contesto urbano socialmente degradato, in cui nel breve volgere di pochi giorni sono state accertate zuffe per futili motivi e ferimenti di diverse persone, non sussistono forse motivi di interesse pubblico per applicare quanto disposto dall’articolo 5? O forse per salvaguardare l’attività di 3-4 esercizi pubblici è più giusto sostenere i costi, in termini sia economici, sia di minori presidi a disposizione della città, dei servizi straordinari che saranno a breve attuati?" si chiedono dal comitato di piazza della Badia.