Caro carburanti, un pieno di rabbia. La fiammata del diesel: è sopra 1,80

Ecco dove si spende meno. La fotografia dell’osservatorio con i prezzi top e quelli flop in città .

di Matteo Marzotti

AREZZO

Il prezzo dei carburanti ha ripreso a correre. La curva tende verso l’alto a testimonianza del segno più sul fronte del costo al distributore. Il self per la benzina resta lontano dai due euro al litro, ma basta avvicinarsi ad un "servito" per poter sfondare questo tetto. Non va meglio però nemmeno agli automobilisti che hanno scelto come mezzo una vettura con motorizzazione diesel. Anche il gasolio, a meno che il rifornimento non sia self service, in alcune stazioni all’interno del Comune capoluogo ha raggiunto e superato due euro. Per stilare una sorta di mappa del riasparmio o per meglio dire dell’andamento dei prezzi arriva in aiuto il portale Osservaprezzi carburanti - il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy - che permette di consultare e conoscere in tempo reale l’andamento dei prezzi dei carburanti.

Ciò che balza all’occhio rispetto ai report precedenti, tra settembre e novembre, è sicuramente il costo al litro del diesel ormai prossimo, salvi alcuni casi a quello della verde. La top five, ovvero i cinque distributori più convenienti per la benzina in modalità sel service hanno prezzi che variano da 1,789 euro al litro (vedi la stazione di rifornimento in via Fleming) ai 1,817 euro al litro via Tarlati. Nel mezzo, scrutando nel perimetro cittadino, ecco che la soglia del risparmio oscilla tra i 1,799 euro al litro viale Santa Margherita, via Fiorentina e il costo di 1,809 euro al litro di via Ferraris. Poi si sale fino ad arrivare ai prezzi più alti come 1,869 euro al litro praticato in via Benedetto da Maiano, agli 1,859 euro al litro di via Simone Martini, via Anconetana e via Romana.

Capitolo diesel. La top five, il prezzo più basso self service, oscilla tra 1,759 euro al litro in via Fleming fino a 1,779 euro al litro di via Benedetto Croce. Nella flop five (sempre self service) invece c’è una vera e propria uniformità. Si parla infatti di un prezzo pari a 1,829 euro al litro tra via Simone Martini, via Anconetana, via Romana e via Benedetto da Maiano. Un trend che tiene la provincia di Arezzo tra quelle con il prezzo più caro praticato al distributore per quanto riguarda il diesel, ma anche la benzina, nel panorama regionale.

Ma come mai il diesel ha ripreso a correre? In parte - come confermano anche alcuni portali specializzati - una causa risiede anche nella crisi del Mar Rosso, nel transito delle navi (in questo caso cariche di greggio e carburanti) in una zona interessata da un conflitto legato a Israele e Hamas. Meno transiti giornalieri, o navi costrette a compiere tragitti più lunghi e onerosi, sono alla base del rincaro praticato sul prezzo finale.

Prezzo finale nel quale come sempre, e come gli italiani hanno ormai imparato a memoria, influisono tassazioni varie. Un esempio? A gennaio un litro di diesel poteva costare 1,766 euro, nei quali erano compresi anche 0,31 centesimi come Iva, quasi 0,61 centesimi di accise, mentre il costo netto della materia oscillava attorno agli 0,83 centesimi. La benzina invece su un prezzo praticato di 1,80 euro al litro, ad esempio, poteva prevedere a gennaio 0,32 centesimi di Iva, 0,72 centesimi di accise e 0,75 centesimi invece per il costo netto.