REDAZIONE AREZZO

Capitale della cultura . Nuovo step per la candidatura. La vallata si affida a Polcri

Il sindaco di Anghiari e presidente della Provincia presidente del comitato

Capitale della cultura . Nuovo step per la candidatura. La vallata si affida a Polcri

SANSEPOLCRO

Un altro "step" da parte del comitato promotore dell’Alta Valle del Tevere toscana e umbra a capitale italiana della cultura 2026, che nel pomeriggio dell’altro ieri si è riunito a Città di Castello (nella foto) con la settantina di soggetti coinvolti nell’operazione. Nell’occasione, il sindaco di Anghiari e presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri, è stato eletto presidente dello stesso comitato; una sorta di riconoscimento nei confronti di colui che proprio un anno fa aveva avuto l’idea di proporre la candidatura del comprensorio, la quale – riservata dapprima alla sola parte toscana – si è poi estesa al versante umbro. I colleghi sindaci Luca Secondi di Città di Castello e Letizia Michelini di Monte Santa Maria Tiberina sono i due vice di Polcri; il comitato si riunirà di nuovo l’11 novembre e per il 2 dicembre ha preparato una iniziativa pubblica con e per i cittadini dell’intera vallata che abbraccia due regioni. "C’è sempre più condivisione fra noi – ha detto il direttore della candidatura, Luca Ricci – e lo scorso 27 settembre abbiamo regolarmente consegnato il dossier di 64 pagine al Ministero della Cultura, che dovrà decidere entro il 15 dicembre, giorno nel quale sapremo quali saranno le dieci realtà finaliste su una ‘rosa’ che al momento è di 26".

In quelle pagine da voi preparate siete riusciti a inserire tutto? "Nel dossier sono contenuti 52 progetti relativi ad eventi canonici e a iniziative nuove con le quali dovremo immaginare il nostro percorso di qui al 2026, qualora venissimo scelti – ha precisato Ricci – e quindi abbiamo previsto mostre, festival, convegni ed eventi che abbracciano spettacoli, architetture e turismo sostenibile, sperando che le nostre proposte siano piaciute". Pensate quindi che l’Alta Valle del Tevere tosco-umbra abbia potuto calare tutte le carte a sua disposizione e che quindi abbia buone chance di successo?

"Bisognerebbe dare un’occhiata a ciò che hanno scritto gli altri per rendersi conto meglio della situazione – ha risposto scherzando Ricci – ma penso che sul piano della qualità dell’offerta siamo davvero messi bene, se soltanto si pensa che andiamo dai diari di Pieve Santo Stefano ad Alberto Burri a Città di Castello, passando per Piero della Francesca. Siamo pertanto coscienti di aver svolto un ottimo lavoro, ma soprattutto un lavoro articolato e ricco che ha ricostruito l’immagine di un territorio culturalmente forte, poi vedremo se quanto abbiamo prodotto sarà in grado di spuntarla o meno: noi abbiamo fatto tutto il possibile e ciò ci rende sia tranquilli che fiduciosi".

Claudio Roselli