"È stato un onore immenso essere il Prefetto di questa provincia, lo dico senza filtri, con dispiacere e commozione; però con una consapevolezza di aver creato tantissimi legami, a partire dalla collettività, dal primo giorno ho conosciuto tantissime persone". E gli aretini tutti lo potranno confermare visto che da anni in città alla guida della Prefettura c’è stata una donna sempre disposta a parlare con il cittadino per confrontarci con i problemi della città. Sempre pronta al dialogo, in ogni occasione. Ieri mattina è arrivato il saluto del prefetto Maddalena De Luca, da tre anni in città che in un incontro con la stampa ha voluto dire “grazie“ ad Arezzo, e sopratutto agli aretini.
De Luca dal prossimo primo ottobre sarà direttrice centrale per le risorse umane al dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. Così come ha stabilito il Consiglio dei ministri su proposta del numero uno del Viminale Matteo Piantedosi. Il Ministro dell’Interno nella stessa seduta di martedì sera ha anche individuato nel prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo il successore di De Luca (guarda caso arrivava anche lei dalla città veneta. Anche Di Nuzzo dal primo ottobre prossimo sarà operativo ad Arezzo).
"Mi è sempre piaciuto quando, andando a fare la spesa, incontravo tanti cittadini e cittadine che si aprivano con me per confrontarsi per questa o quest’altra questione - ci racconta - lascio tanti amici, questo sentimento si accompagna alla considerazione che ha avuto il ministro nei miei confronti nell’affidarmi questo nuovo incarico prestigioso e delicato".
"Una città che è cambiata in questi tre anni e mezzo, una città diversa, più matura con tante nuove cose che abbiamo costruito insieme", prosegue de Luca nel suo saluto soffermandosi anche sui grandi passi in avanti fatti sul tema del videocontrollo. "In termini concreti, da quando sono arrivata siamo passati da 0 e 100, c’era un servizio di videosorveglianza sicuramente superato che non funzionava mentre adesso c’è il massimo che si può esprimere in questo settore. Tecnologia all’ultima generazione quella di adesso, con tanto di lettura targhe per quelle sospette".
E poi il capitolo Saracino. "Anche da questo punto di vista spero di aver creato un clima di grande collaborazione, dispiace per gli episodi che ci sono stati nell’ultima edizione ma che nulla hanno a che vedere con la giostra. Auspico che non si ripetano e che vengano messe in atto misure incisive". Fu De Luca nel 2021 a far correre la Giostra: una scelta coraggiosa ma meditata, quando ancora la pandemia minacciava l’ordinaria vita pubblica.
"Da oggi quindi, forza Napoli sempre, ma forza Arezzo pure: non per partito preso ma con molta convinzione. Spero che finalmente l’Arezzo scali qualche gradino delle varie serie".
Luca Amodio