ALBERTO PIERINI
Cronaca

"Bus vecchi, li noleggiamo". Da chi? Tiemme

I nuovi gestori di Autolinee subentrano lunedì e puntano il dito sui mezzi a disposizione. In affitto altri mezzi proprio dai loro predecessori

di Alberto Pierini

"Quegli autobus non sono idonei al servizio: li dobbiamo sostituire". Gianni Bechelli, presidente di Autolinee Toscane, è pronto a rilevare il testimone del trasporto pubblico. Da lunedì tutto quello che si muove su gomma in Toscana dipenderà da lui. E alla vigilia rompe gli indugi. "Dalle verifiche effettuate per il passaggio dei mezzi è emerso che non tutti quelli acquisiti sono idonei: insufficiente manutenzione". La maggioranza,intendiamoci, va bene: dei 2600 pullman necessari ne mancano 62, un 2,3% del totale.

Ma quei 62 hanno deciso di noleggiarli. "Li noleggiamo da novembre a giugno: ma è necessario per garantire il servizio". Gara alla mano, il passaggio dei pullman è automatico, dalle aziende che finora lo avevano coperto ai nuovi che arrivano. E dal mondo Tiemme? "Noi fino a domenica continueremo a garantire le corse e in totale sicurezza, dimostrazione che i mezzi sono idonei" è la risposta che rimbalza dalle fonti interne.

Ma c’è un particolare più gustoso. "Diciassette di quei mezzi glieli noleggeremo noi". I pullman che non sono buoni per il re lo sono invece per la regina? No, semplicemente l’azienda ha continuato ad acquisire nuovi bus fino ai mesi scorsi.

E quelli comprati dopo aver stipulato l’accordo non sono obbligati a cederli ai loro eredi. CI sarà stata una trattativa per l’eventuale passaggio anche di quelli? E’ probabile ma su questo non ci sono conferme. Di fatto un terzo della flotta diciamo di emergenza arriverà da quella della vecchia azienda. E’ uno dei tanti paradossi che si inseguono in una vicenda che si trascina da anni. Bechelli intanto fa rotta su su lunedì. "Possiamo contare su 2545 autobus validi ma per svolgere tutti i servizi ne servono 2607".

Ma l’azienda va oltre. Insieme al noleggio ha anticipato l’acquisto di 28 bus nuovi: entreranno in sevizio entro novembre. Quindi alla fine del salmo da dicembre i mezzi supplementari saranno 90. "Sarà una partenza tutta in salita, dobbiamo fare i conti con la carenza e vetustà dei mezzi (età media 12 anni) e anche con carenze di personale, di informazioni e di compatibilità tra le tecnologie usate".

Se ci saranno ulteriori difficoltà, assicura, saranno affrontate dopo lunedì, alla luce di quello che succederà. L’azienda conferma comunque l’incontro con la giunta comunale di Arezzo. "Abbiamo dato la disponibilità a collaborare per la definizione e quindi l’introduzione delle nuove linee urbane". Dalla primavera del 2022: i tempi operativi però restano incerti, i ritocchi al servizio devono passare dalla Regione. E le corse circolari, sopravvissute a qualunque rivoluzione, continuano a sfuggire alla pensione.