Buitoni, il marchio conteso "Conferma o futuro a rischio"

Il numero uno di Newlat, Mastrolia, interviene sull’ipotesi della mancata conferma della licenza di produzione. "Ricadute in negativo sui posti di lavoro"

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di Claudio Roselli

"La mancata conferma della licenza di produzione con marchio Buitoni da parte di Nestlé potrebbe avere ricadute in negativo sull’occupazione allo stabilimento Newlat di Sansepolcro". Il dottor Angelo Mastrolia, numero uno di Newlat, non esclude la realtà e gli scenari che potrebbero prefigurarsi al 31 dicembre 2021, ultimo giorno del triennio di concessione della multinazionale svizzera. È la risposta più chiara inviata alle pubbliche istituzioni biturgensi, dal momento che in Consiglio comunale era stato il consigliere di maggioranza Simona Bartolo a presentare una interrogazione sul futuro del marchio, accendendo i toni del dibattito politico, con la minoranza di Pd-InComune pronta a puntare l’indice sul sindaco Mauro Cornioli e sui rappresentanti della lista civica "Insieme Possiamo, che avevano accusato di immobilismo le precedenti amministrazioni ma che si sarebbero poi "sedute" in proposito, una volta andati al governo della città. Per saperne di più, allora, niente di meglio che interpellare il diretto interessato, appunto il dottor Mastrolia, che in sede di bilancio consuntivo del 2020 aveva parlato di numeri eccellenti per lo stabilimento biturgense (nonostante il Covid-19) e che conferma come l’obiettivo principale di Newlat, entrata in Borsa nell’ottobre del 2019, rimanga quello dell’acquisizione del marchio Buitoni. "Stiamo facendo il possibile per ridurre al minimo l’impatto negativo sul mancato rinnovo della licenza Buitoni da parte di Nestlé – precisa l’imprenditore che dal 2008 è titolare dello stabilimento di Sansepolcro – e non escludo che vi siano rischi, specie per il mercato tedesco che ci vede leader nelle forniture di pasta secca, ma ricordiamo anche l’ottima posizione consolidata nelle vendite dei prodotti da forno: siamo secondi in Italia per ciò che riguarda fette biscottate, melba toast e crostino, la cui vendita nel 2020 è salita di un buon 7-8%. Acquisire il marchio Buitoni da Nestlé sarebbe per noi la soluzione a tutte le preoccupazioni del territorio".

E una prosecuzione della licenza di produzione con marchio Buitoni andrebbe ugualmente bene? "Certamente, sarebbe anche questa una soluzione per dare serenità al territorio, ma Nestlé ha confermato che non intende concedere proroghe e noi stiamo lavorando per utilizzare un marchio diverso a Sansepolcro che possa sostituire Buitoni. Newlat è tuttavia un gruppo di rilevanti dimensioni, con diversi stabilimenti in Italia che può garantire alle maestranze di Sansepolcro delle opportunità di lavoro anche nel caso l’assenza del marchio Buitoni incida sui livelli occupazionali attuali". Dunque dobbiamo dunque dare atto al dottor Mastrolia di impegnarsi ancora in favore di una realtà industriale, quella biturgense.