Bufera Ztl, grande freddo tra sindaco e categorie. "Con la vostra lettera mi avete offeso, nessuno ha fatto per il centro più di me". Secca replica: "Ma quando ci convoca?"

Fanfani replica al messaggio di Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti. Toni aspri nel botta e risposta

Giuseppe Fanfani

Giuseppe Fanfani

Arezzo, 2 agosto 2014 -  Il sindaco Fanfani ribatte con freddezza ad artigiani e commercianti sul caso Ztl. «Mi avete offeso, altro che disinteresse per il centro», è  il succo della risposta alla lettera inviata al primo cittadino dalle associazioni di categoriafirmata dai direttori di Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio, Tosi, Giovagnoli, Checcaglini e M arinoni. «Se il sindaco non ci ascolta la protesta sarà dura» avevano scritto lamentando la difficile condizione del centro . In ballo, oltre al l’entrata in vigore de i nuovi orari , il fatto che non sia ancora stato convocato il tavolo tecnico  promesso durante la riunione del 5 luglio. Ma il sindaco replica, invitando i firmatari all’uso di parole più cortesi. «Trovo la contestazione poco riguardosa e personalmente offensiva — scrive Fanfani — e ricordo a chi è di memoria corta che l’impegno di questo sindaco per il centro storico è stato per la prima volta di altissimo livello». Ricorda  la riqualificazione d ella Fortezza, del teatro Petrarca, delle Logge del Grano, di piazza Grande e di Sant’Agostino . E ancora: l’illuminazione i centri di informazione turistica. « Se ci sono programmi migliori fatene istanza ma corredati di piano finanziario perchè non si trasformino in chiacchiere al vento». E mentre commercianti e artigiani minacciano reazioni durissime, come la serrata annunciata o manifestazioni in piazza a settembre, il sindaco va giù duro anche su questo: «Liberi di fare, ma vi prego di avere da ora in poi un linguaggio più educato». Le associazioni ribadiscono l’urgenza di un confronto sulla ztl: «Convinti delle nostre ragioni — scrivono — ribadiamo con forza la richiesta di un confronto urgente, per altro da lei verbalmente accettato e mai effettuato. A quando la convocazione del famoso tavolo tecnico sul centro storico?».   «Le diamo atto di aver sempre usato nei nostri confronti un linguaggio rispettoso. Certamente nella forma forse meno che nella sostanza, visto che all’impegno di convocare sollecitamente l’incontro richiesto non ci ha ancora usato la cortesia di provvedere».