FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Ghinelli va alla campagna d’Europa: "Il ruolo di sindaco un valore aggiunto"

Presentata la candidatura: "Io troppo assente? Non è vero: da anni porto la città nei grandi consessi europei"

Ghinelli va alla campagna d’Europa: "Il ruolo di sindaco un valore aggiunto"

Ghinelli va alla campagna d’Europa: "Il ruolo di sindaco un valore aggiunto"

"Mi accusano di essere spesso lontano dalla città? Non è solo perché passo le vacanze con la mia famiglia negli Stati Uniti ma principalmente perché porto Arezzo nelle istituzioni europee, ad esempio con l’importante associazione Eurocities di cui facciamo parte grazie al sottoscritto, pur essendo una città di dimensioni medio-piccole".

Il sindaco Alessandro Ghinelli nella presentazione della sua corsa a Strasburgo alla Borsa Merci non gira intorno all’unico vero tema sulla sua candidatura al Parlamento europeo di Strasburgo: alle esigue possibilità di essere eletto si contrappongono le numerose assenze dalla città accumulate nella seconda legislatura che la campagna elettorale per la circoscrizione centro potrebbe accentuare nel mese abbondante che manca all’apertura delle urne.

Ma questo non è un problema di Ghinelli e non lo sarà fino al 9 giugno: "Quello di buono che abbiamo fatto in città lo possiamo replicare in Europa in un momento delicatissimo per i conflitti in corso in mezzo mondo. L’ho detto a Tajani, scherzando: Ora Ghinelli che sta per Officina Rilancio Arezzo, ora può diventare Officina Rilancio Europa...", gigioneggia al microfono l’inquilino di Palazzo Cavallo.

Ghinelli è reduce da Roma dove nella mattinata di ieri aveva firmato alla Fondazione De Gasperi, insieme ad altri 18 esponenti civici, il manifesto di alleanza delle forze civiche moderate per il futuro del Partito Popolare Europeo. Promosso da Antonio Tajani, Alberto Cirio e Claudio Scajola, il documento pone al centro il ruolo determinante delle realtà locali per la costruzione di una politica europea più vicina alle comunità, capace di valorizzare la persona e le libertà individuali, solidale e guidata dal principio della sussidiarietà. "È un’adesione convinta a un manifesto politico che segna l’alleanza tra forze moderate e civiche ispirata ai valori del Partito Popolare Europeo per un’Europa unita, più equa, più competitiva e democratica, che riconosce la sua storia e patrimonio unici e difende il suo stile di vita, forte e pronta a esprimere il suo peso a livello mondiale – ha spiega Ghinelli alla platea della Borsa Merci - un documento che riconosce il valore aggiunto del civismo, che ha dimostrato di saper intercettare e rispondere in maniera efficace ai bisogni delle comunità e, proprio per questa sua concretezza, prezioso per rendere il nostro Paese vero protagonista in Europa".

Il sindaco ha ricostruito anche la genesi della sua candidatura, iniziata con una telefonata con il coordinatore regionale Marco Stella e conclusa con un sì convinto alla proposta di scendere in campo al leader nazionale di Forza Italia Tajani: "Ho detto ad Antonio che un solo mese di campagna elettorale mi mette in posizione svantaggiata ma non è un problema ma gli ho chiesto di poter partecipare a questa intrapresa senza perdere la mia natura di sindaco civico: ho un accordo con i miei cittadini e mi sento legato alla città che mi auguro di poter rappresentare nelle istituzioni europee. Al mio posto per un anno subentrerebbe Lucia Tanti che su molti temi la vede come me, con una fondamentale differenza: io sono convintamente repubblicano e lei monarchica...".

In primo piano c’è il tema della sicurezza, soprattutto se la Nato fosse ridimensionata con la vittoria di Trump: "C’è bisogno di una forza militare europea. Importante anche gestire i flussi migratori: dobbiamo fermare i migranti prima che salgano sui barconi, altrimenti non arriviamo a nulla. I sindaci hanno dimostrato di essere l’unico vero baluardo istituzionale dell’Europa: noi sappiamo quali sono le esigenze dei territori. Per questo serve una cinghia di trasmissione con Bruxelles".