Bucine. Taranghelli: “rette dei nidi troppo elevate per le famiglie”

Il candidato sindaco di Sviluppo Comune interviene sui servizi per l’infanzia.

Emiliano Taranghelli

Emiliano Taranghelli

Arezzo, 07 maggio 2024 – Il candidato a sindaco per Bucine Emiliano Taranghelli, con la lista civica “Sviluppo Comune”,  interviene sulle politiche orientate alle giovani coppie e ai bambini della comunità, ovvero gli asili nido, definiti un servizio essenziale e indispensabile per rendere il territorio attrattivo nei confronti di giovani che intendono costituire una famiglia. Taranghelli ha sottolineato che, spesso, entrambi i genitori lavorano e quindi un servizio di asili nido all’altezza diventa doveroso per la qualità del servizio, l’idoneità delle strutture, ma anche per la durata giornaliera del servizio, che deve essere sufficiente a garantire ai genitori di gestire i propri impegni professionali e di lavoro. "Nel nostro Comune - ha detto Taranghelli - i servizi di asilo nido sono a Bucine, Mercatale e finalmente ad Ambra, che dovrebbe iniziare proprio a settembre di questo anno. Ma c'è una nota dolente. Ultimamente sono state deliberate dall’attuale amministrazione le rette mensili per il nuovo asilo di Ambra che sono 754,73€ per i residenti nel nostro comune e 932,50€ per i non residenti; tutto questo per un servizio di 8h con incluso anche la colazione ed il pranzo. Anche quelle del capoluogo più o meno sono in linea con quelle di Ambra. Nei Comuni vicini si trovano rette di 360/370€ per i residenti e 530/540€ per i non residenti, sempre per un servizio di 8h con incluso i pasti, si trovano anche rette di strutture private di 450€ al mese”.

Insomma, per Taranghelli sono costi troppo elevati per le famiglie. “I numeri parlano da soli: le rette del Comune di Bucine sono esageratamente alte. Si può fare meglio - ha aggiunto - Penso che una maggiore attenzione, professionalità e propensione a vere politiche di sostegno alle famiglie con figli piccoli sarebbe bastato per avere rette in linea con gli altri comuni. È vero che esistono dei “bonus” elargiti dall’Inps e/o dalla Regione Toscana, ma questi sono validi anche nei Comuni limitrofi e comunque questo elemento non giustifica l’avere delle rette così elevate. Politici e amministratori attuali o del recente passato - ha concluso - si sono riempiti la bocca con le politiche di vicinanza ai giovani, al sociale e alle famiglie bisognose; ma in questo caso viene dimostrato l’opposto. Forse le rette hanno una logica diversa. Forse anche in questo caso vale il detto che “a pensare male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca. Su queste considerazioni voglio confermare che il mio modo di amministrare sarà quello nell’esclusivo interesse di tutti i cittadini e non di terzi o di parte. Sarà con questo principio di riferimento che mi muoverò per la rivalutazione della catena dei costi per il servizio di asilo nido".