
Bretella per il ponte Leonardo, passo avanti
di Maria Rosa Di Termine
Un’altra tappa nell’iter per realizzare la viabilità di collegamento tra la rotatoria di accesso al ponte Leonardo e il centro direzionale di viale Matteotti a Montevarchi. La Provincia di Arezzo ha ultimato la procedura di affidamento del servizio di ingegneria ed architettura per il progetto definitivo ed esecutivo e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione a un Raggruppamento Temporaneo di Professionisti. L’impegno di spesa è di 119 mila euro. Architetti e ingegneri dovranno mettersi al lavoro per disegnare l’infrastruttura ritenuta indispensabile per decongestionare una volta per tutte il tratto urbano della Regionale 69.
Arteria super trafficata nonostante il varo della variante specie nelle ore di punta della giornata che coincidono con l’ingresso e l’uscita dei dipendenti dalle aziende di Levanella. Per questo nel 2021 la Provincia, allora guidata dal sindaco Silvia Chiassai Martini, aveva inserito la nuova bretella nell’elenco delle opere prioritarie di mandato nell’ambito dell’accordo sottoscritto con la Cassa Depositi e Prestiti e l’Upi. Nel giugno scorso inoltre era stato firmato un protocollo d’intesa tra Palazzo Varchi e l’amministrazione provinciale che aveva stanziato 400 mila euro per i progetti, impegnandosi a reperire le risorse necessarie per l’opera. Un bypass da oltre 5 milioni di euro considerato fondamentale per migliorare i collegamenti interni ai quartieri cittadini e la mobilità nell’intero fondovalle. Inaugurati nell’ottobre del 2014, la variante alla ex Statale e il ponte che unisce Montevarchi a Terranuova, infatti, non sono bastati per cancellare le code lungo la direttrice Arezzo – Firenze che, secondo gli amministratori comunali, potranno diventare un ricordo solo con il varo del nuovo segmento viario.
Il raccordo era già previsto in origine nella progettazione del tracciato alternativo, ma non è mai diventato realtà a causa dei costi troppo elevati da sostenere per le casse municipali. Adesso la svolta che potrebbe imprimere un colpo d’acceleratore alla vicenda anche se rimane il problema non secondario dei finanziamenti cospicui da intercettare. Al suo completamento, in ogni caso, è legato un altro intervento in grado di contribuire a fluidificare la circolazione. Si tratta del sottopasso ferroviario alle Tre Case ora di dimensioni ridotte che consentono il passaggio ai veicoli larghi meno di due metri e mezzo e con un’altezza inferiore ai due metri. Utilizzato fin dal 2007 da molti automobilisti per raggiungere la zona a Nord della città e la Chiantigiana. per soddisfare appieno alla sua funzione ha bisogno di essere allargato, ma ogni decisione è stata rinviata in attesa di capire se l’altra bretella porterà benefici risolutivi.