REDAZIONE AREZZO

Bracconieri uccidono cinghiale a colpi di mazza e accetta: sorpresi e denunciati

Catturato con un laccio di metallo: all'arrivo dei militari i due, sporchi di sangue, provano a nascondere le "armi". Nei guai per uccisione e maltrattamento

Carabinieri forestali

Arezzo, 2 gennaio 2019 - Due cittadini albanesi residenti a Montevarchi sono stati denunciati per avere ucciso un cinghiale a colpi di mazza e accetta, dopo averlo catturato con un laccio di metallo.

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Loro Ciuffenna nel corso di un servizio antibracconaggio effettuato a Terranuova hanno intercettato due persone che stavano trascinando con una trattrice agricola la carcassa di un grosso cinghiale.

L’animale presentava la testa completamente fracassata e una zampa era ancora stretta da un canapo di acciaio con cima troncata, che aveva inciso la carne fino all’osso. 

In precedenza, al sopraggiungere della pattuglia dell’Arma i due bracconieri avevano gettato in un cespuglio di rovi una mazza e una grossa accetta, ma il gesto era stato notato dai militari, che hanno quindi potuto recuperare i due utensili. Questi si presentavano sporchi di sangue ed è apparso evidente che erano serviti per uccidere il cinghiale quando era ancora intrappolato.

Uno dei due uomini ha quindi dovuto ammettere di avere ucciso l’animale e che lui stesso aveva piazzato il laccio in cui il cinghiale era rimasto intrappolato. Il bracconiere ha inoltre consegnato alcuni lacci che ancora non aveva utilizzato e ha accompagnato i militari nel luogo in cui l’animale era stato catturato e violentemente ucciso.

Sul posto erano presenti altre 3 trappole già piazzate, che sono state immediatamente rimosse e poste sequestro, assieme alla mazza, all’accetta e ai lacci già consegnati dai bracconieri.

In considerazione delle notevoli sofferenze a cui il cinghiale è stato sottoposto, sia prima che durante il suo abbattimento, i due albanesi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Arezzo per uccisione e maltrattamento di animali. Inoltre i Carabinieri Forestale hanno ravvisato anche la sussistenza del reato di furto aggravato e di caccia effettuata con mezzi vietati. In seguito i militari, su disposizione del magistrato di turno Elisabetta Iannelli, hanno provveduto alla sepoltura del cinghiale ucciso.