Bosco in fiamme e case in pericolo L’ombra dei piromani sui roghi in serie

L’incendio si è sviluppato su quattro fronti a Montegualandro e le lingue di fuoco sono arrivate vicino alle abitazioni di Terontola Alta: in azione 20 squadre. Dal 2017 si ripetono casi del genere nella stessa zona

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di Laura Lucente

Ci risiamo. Di nuovo Montegualandro, ancora una volta in piena estate e questa volta ad un passo dalle abitazioni. Le fiamme tornano a far molta paura al confine tra Toscana e Umbria, in quel lembo di terra che divide il Comune di Cortona e più precisamente la frazione di Terontola, da quello di Tuoro sul Trasimeno.

Una zona dove non c’è estate che non torni ad essere protagonista della cronaca. Secondo una prima stima, il rogo ha mandato in fumo tra i 20 e i 25 ettari di terreno.

Erano le 13 di ieri quando è stato dato l’allarme e la macchina dell’emergenza si è messa subito in moto con un ingente dispiegamento di personale. Il fuoco si è propagato in fretta, complice il vento, le alte temperature, ma soprattutto il terreno molto secco e brullo. L’area è costituita da boschi cedui che si alternano a olivete e terreni incolti.

Quattro i fronti di fuoco su cui, per ore, sono state affrontate le fiamme, uno dei quali ha interessato la cosiddetta Terontola Alta, avvicinandosi pericolosamente alle case della zona. Nel versante cortonese, le lingue di fuoco hanno lambito alcuni capannoni agricoli e alcune auto sono rimaste intrappolate fino all’arrivo dei vigili del fuoco che sono riusciti a far sgomberare l’area. Sul versante umbro, ci sono stati danni per un fabbricato agricolo. Oltre una quindicina le squadre che sono state impegnate in prima linea, con l’ausilio anche di tre elicotteri del sistema regionale oltre ad un elicottero dei vigili del fuoco. Alla mobilitazione per combattere l’incendio hanno partecipato anche tre squadre del volontariato antincendi boschivi di Cortona, tre da Castiglion Fiorentino, la Vsa di Monte San Savino che hanno coadiuvato il lavoro dei vigili del fuoco di Arezzo e Tavarnelle. Per contenere l’incendio sono arrivate a supporto anche gruppi da fuori provincia, tra cui squadre di Reggello e Quarrata. Sul posto anche il personale di protezione civile del Comune di Cortona, insieme all’assessore Alessandro Storchi e al presidente del consiglio comunale e vice presidente della Provincia Nicola Carini.

Ci sono volute quattro ore per tirare il primo sospiro di sollievo e dichiarare contenuto l’incendio, grazie agli sforzi del personale che hanno tenuto sotto controllo le fiamme non rendendo così necessario l’intervento del Canadair. Sono poi seguite le operazioni di bonifica, andate avanti tutta la notte e continueranno oggi. L’area è già stata interessata da incendi, motivo per il quale continua a farsi largo anche l’ipotesi che dietro possa esserci la mano dei piromani. Un incendio molto simile a quelli dello scorso anno, ma anche del 2020 e 2017. Sempre ieri un altro incendio si è sviluppato a Montevarchi in un terreno dentro un‘area sotto sequestro con macchinari agricoli, mezzi d‘opera, auto e attrezzature all’interno. L‘opera dei vigili del fuoco ha impedito il propagarsi delle fiamme al bosco e ai mezzi in deposito nell‘area.