Gioia Bartali, nipote del grande Gino che porta avanti il ricordo della grande eredità sportiva e morale del nonno e Lorenzo Quartucci, il 25enne ciclista professionista valtiberino che unisce a livello di provenienza Sansepolcro e la vicina San Giustino Umbro, sono i due testimonial della Carta Etica dello Sport che ad Anghiari fungeranno da apripista della 12esima edizione de "L’Intrepida", la cicloturistica d’epoca che si svolgerà domenica 20 ottobre, ma che sarà articolata su un programma di quattro giorni. La Fondazione Progetto Valtiberina prosegue così la preziosa partnership con lo staff de "L’Intrepida" per la diffusione dei principi e dei valori sanciti dalla Carta e da tempo si dedica con impegno all’organizzazione di iniziative volte a sensibilizzare e promuovere questi valori fondamentali, soprattutto tra le nuove generazioni. L’incontro dal titolo "Intrepidi a scuola", ricolto alle scuole del comprensorio, è in programma giovedì 17 con inizio alle 9 al Teatro dei Ricomposti, in collaborazione con il gruppo Fratres Dynamis Bike e il locale istituto comprensivo.
Sul palco, Gioia condividerà con gli studenti la straordinaria storia del nonno, appunto Gino Bartali, uno dei più grandi ciclisti della storia, celebre non solo per le sue imprese sportive ma anche per la sua generosità, umanità e coraggio durante la Seconda Guerra Mondiale, che gli hanno attribuito il riconoscimento di "Giusto tra le nazioni". Accanto a lei, "L’Intrepida" avrà il piacere di accogliere sul palco Lorenzo Quartucci, professionista che sta dando lustro al territorio con la sua determinazione e il suo talento e che rappresenta un modello di lealtà, passione e impegno per i giovani atleti in ascesa. "La nostra Fondazione è entusiasta di offrire ai giovani studenti un’opportunità unica di ispirazione e apprendimento attraverso queste straordinarie testimonianze di vita e sport – ha dichiarato il presidente di Progetto Valtiberina, David Gori – e per l’occasione desidero congratularmi ancora una volta con gli organizzatori de "L’Intrepida", evento sempre curato nei minimi dettagli, che ogni anno contribuisce alla valorizzazione del territorio". E anche stavolta, con gli alberghi già al completo, si prevedono grandi numeri ad Anghiari: lo standard dei partenti si è attestato intorno fra i 90 e il migliaio, a dimostrazione di un lavoro che con il tempo ha sempre più gratificato le capacità dimostrate e che anche in paese sta alimentando un clima di attesa per la cicloturistica d’epoca.