
L'ultima assemblea di Banca Etruria
Arezzo, 29 marzo 2015 - I commissari di Banca Etruria, e con loro il direttore generale Daniele Cabiati, hanno convocato 350 figure apicali dell’istituto. Niente di ufficiale ma la sensazione di una ritrovata fiducia.
I commissari non hanno nascosto la realtà. Sora e Pironti hanno confermato che il deficit si attesta intorno al mezzo miliardo. Strategie? Un percorso di svariati mesi e con un’indicazione chiara: parcellizzare i prestiti per ridurre il rischio delle sofferenze. Guardare a famiglie e piccole imprese. Rimanere una banca del territorio. Obiettivo dei commissari è il ritorno alla redditività.
Puntare sulla maggiore facilità con cui una banca commissariata può mettere in campo strumenti favorevoli per la clientela. Rientra il piano di drastica riduzione del numero delle filiali che fino a poco fa sembrava quasi scontato. Solo ritocchi per cancellare le sovrapposizioni. Sullo sfondo resta lo scenario dell'aggregazione con quel partner di elevato standing evocato dalla Banca d ’Italia fin dal dicembre 2013.