Baby gang, Montana torna in aula

Dovevano essere ascoltati alcuni ufficiali di polizia giudiziaria, ma per un impedimento del giudice, ieri mattina, il processo a carico di Walid Rakia, il ventenne considerato a capo della baby gang che per due anni ha terrorizzato gli adolescenti aretini, ha subito un’interruzione. L’udienza è stata rinviata al 4 aprile. Il processo era iniziato lo scorso 7 marzo, quando in aula, attraverso la testimonianza di alcuni esponenti delle forze dell’ordine convocati dall’accusa sostenuta dal pubblico ministero Julia Maggiore, sono stati rievocati alcune aggressioni di cui vengono accusati i componenti della Famiglia Montana, come gli inquirenti hanno definito i seguaci del ventenne, un trapper, considerato il leader della baby gang. Secondo l’accusa, tra il 2021 e il 2022 il gruppo di ragazzi, alcuni minorenni, aveva seminato il panico in centro ad Arezzo con aggressioni e rapine. Il ventenne è arrivato in tribunale ieri mattina dal carcere di Cremona, dove è detenuto dopo aver trascorso qualche settimana ai domiciliari dalla mamma. In carcere, in cui è tornato per aver violato gli obblighi di legge legati ai domiciliari, avrebbe, secondo il suo avvocato, preso coscienza della gravità dei fatti a lui imputati. Il ragazzo è l’unico componente della gang a essere giudicato dal tribunale di Arezzo. Per altri sette ragazzi, che all’epoca dei fatti erano minorenni, la competenza è del tribunale dei minori di Firenze.