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Arezzo, 14 settembre 2021 - «Il richiamo (del vaccino, ndr) alla prossima sagra». Ed è solo il più leggero, il più ironico della valanga di commenti No Vax su Facebook che si sono abbattuti sulla Sagra della Porchetta di Monte San Savino, nella quale gli organizzatori, d’accordo con la Usl, avevano deciso uno scambio giudicato «indecente» dagli avversari di Pfizer & C: un panino di porchetta gratis per chiunque avesse accettato di porgere il braccio nel camper deputato alle iniezioni.
Apriti cielo e chiuditi terra. Galeotta fu l’idea e chi la mise in pratica, almeno per la minoranza, piccola ma rumorosa che ha scatenato l’inferno, mentre la maggioranza silenziosa di chi al vaccino ci crede stava a guardare. In poche ore, fra il sabato e il lunedì, sono piovuti sul profilo Facebook della Pro Loco, che da sempre allestisce la sagra, qualcosa come 1400 messaggi, per il 90 per cento almeno di tenore No vax, dall’ironia, che perlomeno fa sorridere, al sarcasmo, dagli insulti alla vera e propria disinformazione da cattivi maestri.
L’iniziativa del panino in cambio del vaccino per quanto preparata da un mese, era stata lanciata in grande stile solo all’inizio della Sagra, un evento mastodontico che attira nello splenddoo paese di impronta rinascimentale, decine di migliaia di visitatori l’anno, 40 mila solo in questa edizione, quella della ripresa. Ma è bastato l’annuncio perchè il popolo dei No Vax desse l’assalto a Facebook.
«Io aspetto la prossima sagra, quella della Nana (in programma sempre nel territorio comunale nel prossimo weekend - scrive un buontempone - per vedere se invece di un panino mi danno un’anatra in cambio del vaccino». E così via, con commenti decisamente più pesanti, come quelli secondo i quali i vaccinati (pura frottola) si contagerebbero più dei non vaccinati.
A Monte San Savino, però, non sono pentiti: l’accordo con la Usl, spiega il presidente della Pro Loco Marco Cavallini, «lo rifarei anche subito». E il sindaco Margherita Scarpellini si sorprende di tanto clamore: «Non capisco l’accanimento, di iniziative come queste ce ne sono state tante». Come quella in Lunigiana in cui una sindaca ha pagato la colazione ai 25 vaccinati. Alla Sagra i volontari del siero sono stati di più, 36 in un solo giorno.