Arte e mistero Il medioevo di Margarito

È iniziata la mostra al museo di San Lorentino. Un’opera torna completa dopo quasi trent’anni.

Arte e mistero  Il medioevo  di Margarito

Arte e mistero Il medioevo di Margarito

di Liletta Fornasari

Il magistero medievale di Margarito d’Arezzo in una significativa mostra fino al 29 luglio al Museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna. Nella sala del Duecento il dossale con la Vergine in trono e storie della Vergine, opera di Margarito d’Arezzo, conosciuto anche come Margaritone, realizzata con Restoro d’Arezzo, identificabile con un Ristoro citato in un documento trovato da Mario Salmi, nonché dottissimo monaco e autore della "Composizione del mondo" del 1282. Il dossale, oggetto destinato alla parte posteriore dell’altare, ha dato origine al polittico e alla pala conservato nel santuario di Santa Maria delle Vertighe.

Si può datare, stando ad Anna Maria Maetzke, o 1269, o 1274 o 1283, tenendo conto che l’iscrizione della tavola, recuperata durante il restauro degli anni Settanta, non è completa.

Ristoro portò a compimento la tavola iniziata dal più anziano Margarito, da Giorgio Vasari ribattezzato Margaritone, creando una sorta di genius loci, di cui l’unico documento con il suo nome è un atto notarile del 1262, dove viene ricordato figlio di Magnano.

L’esposizione curata da Luisa Berretti, direttrice del museo, e dalla restauratrice Rossella Cavigli, inaugurata ieri da Stefano Casciu, direttore regionale dei Musei Toscani, da Simone Cherici, assessore e presidente di Arezzo Intour, permette di ammirare il dossale alla greca con i suoi laterali, ancora poco noti.

Era dal 1996, dalla mostra "Mater Christi", che l’opera, non era esposta nella sua completezza. La leggenda la lega al miracolo alla traslazione dell’immagine di Asciano, nonché ricordata per la prima volta nel 1583 in un documento del camaldolese Fortunio. L’occasione di lavori del tetto del Santuario e la generosità dei Frati Minori della Toscana e della Fraternità di Betania, hanno reso possibile il dialogo tra il dossale e altre opere di Margarito del museo, nell’ambito del progetto Muar, avrà un biglietto di 6 euro.

Il viaggio intorno a Margarito, attraverso il confronto tra il dossale e la Madonna di Montelungo e i due dei tanti ritratti di San Francesco, che dipinti dall’aretino sono giunti a noi, vede il convergere di studi iniziati dal Del Vita e arrivati a Monciatti, da poco scomparso. È previsto anche un ciclo di conferenze.