Torna titolare in porta a 58 anni: gioca in squadra con il nipote

Paolo Ghirelli da numero 12 e preparatore dei portieri di nuovo in campo con la Sulpizia. "Sono in forma, perché dovrei smettere?"

Paolo Ghirelli (a destra) insieme al nipote Lorenzo Panichi

Paolo Ghirelli (a destra) insieme al nipote Lorenzo Panichi

Arezzo, 7 febbraio 2023 . Non eguaglierà, forse, il mito Lamberto Boranga, ma a queste latitudini il record è tutto suo. Paolo Ghirelli – portiere di calcio anche lui e originario di Sansepolcro – è tornato fra i pali in una partita di campionato a 57 anni e quasi 3 mesi (è nato infatti il 9 novembre 1965) nel pomeriggio di domenica scorsa. Il suo ruolo è quello di preparatore dei portieri – e di dodicesimo – nella Sulpizia di Pieve Santo Stefano, squadra toscana che milita nel girone A della Prima Categoria umbra.

La necessità si è posta proprio l’altro ieri in occasione del derby altotiberino che vedeva impegnata la squadra pievana a San Giustino contro la Virtus, leader della classifica. «Il titolare, Federico Cavalli – racconta Ghirelli – ci ha chiamato alle 13, dicendo che non si sentiva bene e allora è toccato a me». Due volte avanti, la Sulpizia è stata ripresa e ha visto sfumare il colpaccio a tempo scaduto.

«Sarebbe stata la quinta vittoria di fila – ha detto – anche se rimane pur sempre un gran risultato. Personalmente, mi sono reso autore di un intervento su Pica e ho rispolverato il mio balzo felino evitando un’autorete, ma ricordo che in Coppa umbra ho giocato ad Attigliano, parando un rigore al 95’ e salvando il 2-1 che ci ha permesso di superare il turno. I complimenti ricevuti a San Giustino mi hanno fatto davvero piacere».

Proprio 40 anni fa di questi tempi, Ghirelli esordiva in una gara ufficiale. «Era la stagione tristemente famosa degli zero punti del Sansepolcro in Promozione toscana – sottolinea – e presi 4 gol dall’Impruneta, poi l’anno successivo arrivò Aldo Nardin, portiere a suo tempo dell’Arezzo in B, che mi disse: ti lascio il posto. A fine gennaio, però, le fratture riportate in un incidente stradale mi impedirono anche di partecipare a un provino e il treno buono l’ho perso probabilmente in quel frangente».

Tante le maglie indossate da Paolo: con l’allora Borgo è salito dalla Seconda Categoria alla Promozione (vincendo in Seconda anche il titolo del portiere meno battuto in Toscana, con 10 gol subiti in 28 gare), poi ha vinto la Prima con la Baldaccio Bruni, la Coppa Toscana con il Capolona e ha giocato a Monterchi e in Promozione romagnola con la Sampierana.

«Da tre anni sono tornato alla Sulpizia come collaboratore del tecnico Mirko Guerra e sono compagno di squadra di mio nipote, Lorenzo Panichi (figlio della sorella), che mi piacerebbe tanto lanciare a rete con un lungo passaggio», dichiara Ghirelli, ora residente a Badia Tedalda, paese della compagna Ketty; i due hanno una bimba, Ludovica, di dieci anni. «Mi chiedono sempre quando ho intenzione di smettere, ma ancora ho la fortuna di stare bene, di lavorare otto ore al giorno e allenarmi senza sentire alcun peso. E’ la vera soddisfazione, seppure a volte mi sottragga tempo alla famiglia»