Consulenze d'oro Etruria nella Sala dei Grandi: battaglia sulle parti civili

Le difese ne chiudono l'esclusione: non ci fu bancarotta fraudolenta. Il giudice Ada Grignani deciderà entro la prossima udienza del 31 marzo

La sala dei Grandi trasformata in aula di giustizia

La sala dei Grandi trasformata in aula di giustizia

Arezzo, 4 marzo 2021 - Ammettere o meno le parti civili. E' su questa decisione che giochera' difesa e accusa sullo scacchiere di uno dei filoni del crac della Banca Etruria, quello delle cosiddette 'consulenze d'oro. Tutto torna nelle mani del giudice, Ada Grignani, che dovra' dunque sbrogliare la matassa e pronunciarsi il prossimo 31 marzo, giorno in cui ha rinviato l'udienza. Che gia' oggi e' ripartita con una novita', perche' si e' tenuta nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia di Arezzo e non nel Tribunale di Arezzo perche' le aule del palazzo di giustizia Aretino non erano idonee al rispetto della normativa anti covid.

Il 31 marzo, dunque la giudice Grignani dovra' decidere sulla costituzione delle parti civili e sul responsabile. A sollevare la questione uno degli avvocati della difesa, Alessandro Traversi, che ha chiesto l'esclusione di tutte le parti civili perche' "la legge fallimentare - ha sostenuto Traversi in aula - prevede la costituzione di parti civili in presenza del reato di bancarotta fraudolenta e non semplice come in questo filone". Di diverso avviso gli avvocati che invece questa mattina hanno presentato la richiesta di costituzione di parte civile per ex risparmiatori e azionisti di Banca Etruria.

"C'e' un estremo bisogno di verita' sulla vicenda Banca Etruria in ogni aspetto - ha sottolineato al termine dell'udienza l'avvocato Lorenza Calvanese, che chiede l'ammissione come parte civile - questa e' la fase conclusiva, siamo ai fatti del 2014, quando la banca era gia' in una situazione finanziaria precaria e quindi vogliamo comprendere bene come si sia arrivati a determinare quelle operazioni varate dal consiglio d'amministrazione". In aula oggi anche due ex risparmiatori.

"La ferita che ha provocato questa vicenda e' ancora molto viva - ha detto Angelo Calamassa - perche' il danno e' stato fatto ai cittadini e a tutto il settore produttivo del nostro territorio". Il giudice Ada Grignani decidera' dunque nella prossima udienza fissata per le 10,30 del 31 di marzo sia sull'ammissione delle parti civili che sul responsabile civile. La Sala dei Grandi della provincia di Arezzo ospitera' prossimamente le udienze dell'altro filone quello che riguarda la bancarotta fraudolenta e semplice per 25 imputati, tra ex componenti del Cda e manager, accusati a vario titolo di aver dissipato le risorse della vecchia Bpel.