Cinghiali, 1 milione di euro di danni all'anno

E' la sitima di Coldiretti, assalti a colture di uva, mais, cereali, orticole

cinghiali

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Arezzo, 3 agosto 2022 - Ammontano a 1 milione di euro i danni l’anno nella nostra provincia. E’ la stima di Coldiretti riguardo ai danni da ungulati a spese dei coltivatori. “I cinghiali sono un flagello per i campi – dice il direttore di Coldiretti Arezzo Raffaello Betti - Ogni anno nella nostra provincia causano danni ingentissimi e difficilmente quantificabili. I dati ufficiali desunti delle richieste di risarcimento da parte degli agricoltori sono di circa 500.000 euro annui per la Provincia. Considerando, però, che molti danneggiati non fanno richiesta di risarcimento a causa dei tempi lunghi con i quali si ottengono rimborsi solo parziali del danno stesso, non sbagliamo se quantifichiamo i danni reali all’agricoltura in almeno il doppio dell’importo richiesto”. Un milione di euro di danni a suon di incursioni di branchi di cinghiali, a spese delle principali colture del territorio.

Quali sono quelle più colpite? “Le colture più colpite nella nostra provincia sono soprattutto uva, cereali, mais, prati a pascolo permanenti, orticole a pieno campo -  spiega il direttore di Coldiretti Arezzo – ma anche molti altri tipi di coltivazioni”. Un fenomeno quello dell’assalto a frutteti e campi coltivati da parte degli ungulati in generale, che aumenta a causa della siccità diffusa di questa estate tra le più torride di sempre. La mancanza di acqua infatti spinge gli animali a valle. “La siccità aggrava ulteriormente il problema, perché anche i cinghiali che solitamente potrebbero rimanere nelle aree boscate a monte delle zone coltivate e quindi non vocate – continua Raffaello Betti - non trovando come alimentarsi scendono più in basso in cerca di cibo”.

Un problema che non colpisce solo gli agricoltori, ma che diventa pericoloso anche per i cittadini con molti incidenti causati proprio dall’attraversamento degli animali. Secondo i dati diffusi dalla Regione Toscana infatti, gli incidenti in provincia di Arezzo provocati da cinghiali sono circa 120 l’anno. Gli ungulati infatti si avvicinano sempre più spesso a strade e case abitate, a bidoni della spazzatura e giardini privati. Cosa servirebbe per arginare il problema? “Occorre un decreto legge urgentissimo per modificare l’articolo 19 della Legge 157 del 1992 per ampliare il periodo di caccia al cinghiale e dare la possibilità alle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette - dice il direttore di Coldiretti Arezzo Raffaello Betti - non c’è più tempo per le promesse, servono i fatti e bisogna dare risposte alle decine di migliaia di aziende che vedono ogni giorno il proprio lavoro cancellato da 2,3 milioni di cinghiali presenti sul territorio nazionale e proliferati senza alcun controllo che mettono a rischio anche la sicurezza dei cittadini”.