REDAZIONE AREZZO

Aretini a Vinitaly, ecco chi sono le aziende che espongono

Anteprima al Palazzo della Gran Guardia a Verona. Un centinaio di etichette al wine bar della Camera di Commercio. Vini cortonesi allo stand del Consorzio

vinitaly

Arezzo 6 aprile 2017 -  CENTO etichette, trentasette aziende sparse tra il padiglione della Toscana, il più grande di tutti, e il crescente spazio dedicato ai vini biologici e artigianali ovvero Vinitalybio e Vivit. Stanno per arrivare i giorni del Vinitaly, a Verona dal 9 al 12 aprile, e la macchina è partita. E’ la più grande fiera internazionale, la vetrina mondiale dei vini e dove da 25 anni sono presenti anche le aziende aretine, chi con proprio stand, chi in quello della Camera di Commercio che ospita il wine bar gestito dai sommelier Ais e della Strada del vino terre di Arezzo con i dispenser «Wineplease», le postazioni fisse e quelle a rotazione che accoglieranno altri produttori made in Arezzo, chi in quello del Consorzio Cortona. «Siamo tra le pochissime Camere di commercio presenti e diamo l’opportunità a tutti di partecipare questo appuntamento che da sempre segna grandi numeri» insistono il presidente e il direttore dell’ente Andrea Sereni e Giuseppe Salvini. Numeri che, riferiti a Vinitaly, annunciano oltre quattromila espositori in questa cinquantunesima edizione, 130mila operatori di cui 28mila buyer specializzati provenienti da 140 nazioni, Un’opportunità preziosa soprattutto adesso che l’Italia ha superato la Francia ed è diventata il primo paese produttore del mondo, e soprattutto ora che si cominciano a temere i dazi per l’export negli Usa. Il paese di Trump è per Arezzo, con i suoi 6200 ettari coltivati a vite, le 538 imprese, i 1067 viticoltori, un cliente preziosissimo, ci sono aziende che vi esportano oltre il 40 per cento della loro produzione, anche se il primo cliente estero resta la Germania (39 milioni di euro esportati) seguita da Regno Unito, Francia, Paesi Bassi. «Una realtà quella aretina, negli anni resa unita dalla Strada del vino – ha sottolineato il presidente Saverio Luzzi – ma che deve trovare una sua specificità, un marchio che la contraddistingua come il Brunello per Montalcino o il Nobile per Montepulciano. Sarà il nostro sangiovese, il Vermiglio d’Arezzo, che è anche il rosso citato già nel Seicento da Francesco Redi nel suo «Bacco in Toscana».

MA ALLE PORTE ora c’è Verona, che si aprirà con l’esclusiva anteprima sabato al Palazzo della Gran Guardia con l’evento organizzato da Wine Spectator (la rivista americana più influente al mondo) per presentare i migliori 100 vini italiani. Tra questi un aretino, il Petrolo di Mercatale, il cui Galatrona 2013, fra l’altro, ha anche conquistato i 3 Bicchieri Gambero Rosso. E sempre 3 Bicchieri se li sono aggiudicati quest’anno il syrah Il Bosco 2012 del cortonese Luigi D’Alessandro, il Pinot Nero 2013 Civettaja di Pratovecchio (un piccolo miracolo ad alta quota), la Vigna dell’Impero 2103 della Tenuta Setteponti il cui titolare, Antonio Moretti, si aggiudica il riconoscimento anche con l’Orma 2013 in terre di Bolgheri.   “ Vinitaly è ormai considerata la prima fiera del vino al mondo per superficie espositiva e per numero di operatori esteri presenti- commenta il presidente della Camera di Commercio Andrea Sereni - la scorsa edizione ha visto la presenza di 4.120 espositori provenienti da 27 nazioni e di 130.000 operatori di cui 28mila buyer specializzati provenienti da 140 nazioni!. I dati relativi al settore sono particolarmente importanti : in Italia ci sono 380mila aziende con una produzione di 48,8 milioni di ettolitri. Con una percentuale del 19% sul totale siamo il primo paese produttore del mondo, seguiti dalla Francia con il 16% e dalla Spagna con il 15%. Il vino costituisce la prima voce dell'export agroalimentare con 5,582 miliardi di euro per più di 24 milioni di ettolitri nel 2016.

I numeri del vino aretino

"Anche la produzione vinicola aretine sta confermando la sua rilevanza per il sistema economico provinciale a dimostrazione della validità della strategia della qualità avviata negli ultimi anni anche con il supporto di Camera di Commercio e di Strada del Vino-Terre di Arezzo – evidenzia il segretario Giuseppe Salvini - il nostro territorio è particolarmente ricco: 5 Doc provinciali (Colli dell'Etruria Centrale, Cortona, Valdichiana, Vinsanto del Chianti e Val d'Arno di Sopra ) la Docg Chianti e 2 Igp. La superficie vitata complessiva è di 6.200 ettari, con 538 imprese di produzione, 1.067 viticoltori ai quali si aggiungono circa 800 occupati. La produzione è di oltre 200 mila ettolitri e nel 2016 il valore del vino aretino esportato è stato di circa 81 milioni di euro, con una crescita del 4,7% rispetto al 2014 ed una lieve flessione (-1,5%) rispetto al 2015. La Germania continua ad essere il nostro principale mercato di riferimento con 39 milioni di euro esportati, pari al 49% del totale, seguita dal Regno Unito, dalla Francia , dai Paesi Bassi e dagli Stati Uniti con valori molto più bassi. Rispetto al 2016 si è registrato un incremento dell'export verso la stessa Germania (+3%), il Regno Unito (+3,4%) e l'Austria (+8,2%) mentre in forte calo sono risultate le vendite verso la Francia ( -4%), i Paesi Bassi (-7,6%) e gli USA (-20%).”

La Strada del vino

“Vogliamo ringraziare l'Ente Camerale -  insiste  Saverio Luzzi, presidente di Strada del Vino -  perché molte medio-piccole aziende aretine hanno avuto la possibilità di partecipare a questo importante appuntamento, cosa che da sole non avrebbero potuto fare. Strada del Vino Terre di Arezzo lavora da anni per incrementare e promuovere la qualità del territorio, grazie ad iniziative quali, ad esempio, la rassegna "I Giorni del Vino", che si terrà da aprile  a ottobre, con la quale sarà possibile visitare e degustare i prodotti direttamente in cantina in compagnia del produttore ogni mercoledì e domenica, senza prenotazione".

Le aziende che espongono a Vinitaly

Le aziende presenti a Vinitaly con una propria postazione allo stand Camera di Commercio-Strada del Vino sono: Cantina dei Vini Tipici dell'Aretino(Arezzo),  Buccia Nera, Tenute di Fraternita,  San Ferdinando (Civitella),  Camperchi (Civitella),  Fabbriche (Lucignano),  Fattoria Il Muro (Arezzo),  Fattoria La Striscia (Arezzo). Ai tavolini a rotazione si alterneranno le aziende  La Ripa (Arezzo), Podere Il Carnasciale (Bucine),Fattoria Santa Vittoria (Foiano). Al winebar in collaborazione con Ais Delegazione di Arezzo, sanno in degustazione i vini delle aziende: Tenuta Sette Ponti (Castiglion Fibocchi),Tenute San FabianoConti Borghini Baldovinetti De Bacci (Arezzo), Il Borro (San Giustino Valdarno),Tenuta San Jacopo (Cavriglia),Tenuta di Frassineto (Arezzo), Baldetti Alfonso (Loc. Pietraia Cortona),Fabrizio Dionisio (Cortona),Mazzeschi Gabriele (Castiglion Fiorentino) e i vini delle aziende presenti con propria postazione. Ci sarà come parnter Wineplease con i propri wine dispenser e  la Federazione delle Strade del Vino dell'Olio e dei Sapori della Toscana. Con proprio stand sono a Vinitaly  Il Borro, Tenuta Sette Ponti, Tiberio, Baracchi Riccardo, Dal Cero Tenute Montecchiesi, Petrolo, Tenute San Fabiano, Paterna, Fabrizio Dionisio, Stefania Mezzetti, Migliarina & Montozzi, Mannucci Droandi, San Luciano, Gratena, Tenuta Il Palazzo, Tenuta San Jacopo.

I vini aretini che Vinitaly ha premiato con "5  star"

E' stata pubblicata la guida ai migliori vini, di Vinitaly «5star wines the book 2017», 441 etichette scelte fra 2153 provenienti da Italia, Francia, Sudafrica, Ungheria, Slovenia, Croazia, Messico, Romania, Ucraina, Hong Kong, Turchia, Canada, Cina e selezionati da esperti, sommelier, giornalisti, condotti da Ian D’Agata, direttore scientifico di Vinitaly International Academy. La prima edizione dell’unica guida realizzata da una fiera internazionale con vini che hanno ottenuto un punteggio che va dai 90 ai 100 centesimi. Tra le «5 stelle» anche cinque aretini. Sono il vinsanto del Chianti doc «Il conio» 2017 Campo del Monte degli eredi Benito Mantellini di Terranuova con un punteggio di 93/100, il vinsanto del Chianti doc «I cannicci del conte» 2011 dell’azienda agricola San Fabiano del conte Borghini Baldovinetti (92/100), il Toscana Igt rosso 2013 «Il Borro» di San Giustino (90/100), il Toscana Igt rosso vino biologico «Casal Duro» 2010 dell’azienda agricola la Vialla di Lo Franco (90/100) e il vin santo del Chianti «Occhio di pernice» vino biologico riserva 2010 sempre de La Vialla di Lo Franco (90/100).