Appello dei sindaci: ospedale da potenziare

Lettera alla Regione con l’obiettivo di migliorare l’organizzazione anche delle cure intermedie. Medici di base, trovata la soluzione

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di Claudio Roselli

Risolta in maniera positiva la questione dei medici mancanti ad Anghiari e Monterchi, restano pur sempre validi i contenuti della lettera che i sindaci di tutti i Comuni della Valtiberina Toscana hanno inviato alla Regione per aprire un tavolo di confronto sulla sanità del comprensorio. Intanto, come anticipato, la Casa della Salute con sede ad Anghiari potrebbe tornare ad avere i quattro medici dopo essere scesa a due: la dottoressa Claudia Agnesi prenderà servizio dal 25 febbraio in sostituzione del professionista attualmente impossibilitato per motivi di salute. Non sarà un incarico provvisorio, ma durerà fino all’eventuale rientro del titolare e poi la novità comunicata ieri mattina dal dottor Evaristo Giglio, direttore del distretto Valtiberina: "E’ stata acquisita a inizio gennaio l’iscrizione negli elenchi di un’altra dottoressa, che andrebbe a colmare a titolo definitivo il vuoto lasciato dal pensionamento del dottor Luigi Chiasserini. Entro l’8 marzo dovrà sciogliere la riserva sull’accettazione".

Proprio lo stesso dottor Giglio ha evidenziato il "mal comune" dell’assenza dei medici di medicina generale, frutto di errori di programmazione – così ha detto – che vengono dal passato: solo in Toscana nel mancherebbero ben 245 e a pagare le conseguenze sono come sempre le aree periferiche e marginali, quando invece anche l’esperienza del Covid-19 ha dimostrato che la medicina del territorio svolge un ruolo fondamentale. Ed è qui che si inserisce la missiva dei sindaci, che alla Regione chiedono per i giovani medici le borse di studio integrative legate ai Comuni delle aree interne (in fondo, il Pnrr viene incontro proprio alle problematiche delle zone più svantaggiate), una impostazione territoriale dei servizi che mantenga i vari presidi secondo una logica di organizzazione comune e un ospedale di riferimento – quello di Sansepolcro – che possa funzionare in base alle necessità specifiche e a quelle delle cure intermedie. Se dunque un intervento chirurgico è programmabile al San Donato di Arezzo, per ciò che riguarda Sansepolcro si valuti la cronicità di determinate malattie sul territorio per potenziare le relative unità, come si sta facendo per la diabetologia. Soddisfazione è stata espressa dai sindaci Alessandro Polcri di Anghiari e Alfredo Romanelli di Monterchi per la soluzione dei medici e fino a nuova nomina il dottor Evaristo Giglio continuerà a rimanere direttore anche di un distretto Valtiberina intento adesso a recuperare la propria struttura operativa.