REDAZIONE AREZZO

Antiriciclaggio, Tiezzi: “Le nuove regole tecniche emanate dal Consiglio Nazionale sono rigorose, ma paralizzanti”

“La categoria rischia di essere meno competitiva rispetto ad altre figure professionali”

Presidente ordine Commercialisti ed Esperti Contabili della provincia di Arezzo, Roberto Tiezzi

Presidente ordine Commercialisti ed Esperti Contabili della provincia di Arezzo, Roberto Tiezzi

Arezzo, 5 agosto 2025 – Il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della provincia di Arezzo Roberto Tiezzi, intervenendo sulla rivista di settore "Circolare per il Professionista", ha approfondito il tema dell’antiriciclaggio. In particolare ha posto l’attenzione sulle nuove regole in materia emanate dal Consiglio Nazionale dell’Ordine.

“Da un lato è necessario porre presidi idonei ad intercettare eventuali violazioni delle norme, dall’altro bisogna, però, evitare che l’eccesso di regole e di burocrazia ingessino l’attività del commercialista ed esperto contabile e lo renda meno competitivo rispetto ad altre figure professionali quali i consulenti del lavoro.

A mio parere il modello individuato dal Consiglio Nazionale sembra concepito più come una struttura di controllo interno da grande impresa o da audit firm che come strumento a misura di studio professionale” – evidenzia Tiezzi che poi aggiunge – “le regole tecniche sono si rigorose e ben strutturate, ma sembrano essere state pensate più per studi associati strutturati che per il commercialista medio”.

A tal proposito Tiezzi spiega la differenza con la categoria dei Consulenti del Lavoro che mette in luce una diversa filosofia normativa: da un lato l’approccio rigido e sistemico dei commercialisti, dall’altro una visione funzionale e più pragmatica adottata dall’Ordine dei CDL.

“Laddove i consulenti sono orientati alla semplificazione ragionata, i commercialisti rischiano di trovarsi ancora una volta intrappolati in un formalismo paralizzante”.

Tiezzi conclude. “Un segnale di scollamento fra il Consiglio Nazionale e gli iscritti nella quale appare poco efficace la capacità di dialogo con la politica e le Istituzioni e sul quale, a mio avviso, è necessario intervenire”