GAIA PAPI
Cronaca

Antenna di via Sicilia, si farà. La società va avanti con il progetto

“Abbiamo fatto di tutto per scongiurare l’ipotesi”

Assessore Francesca Lucherini

Assessore Francesca Lucherini

Arezzo, 21 marzo 2024 – Si è tenuto negli uffici dell’urbanistica l’incontro tra l’assessore Francesca Lucherini, il direttore del Servizio governo del territorio e i rappresentanti della società che si occupa della progettazione e realizzazione dell’antenna di radiotelefonia in via Sicilia.

“Parto da una considerazione – ha sottolineato l’assessore – ovvero che fin da subito abbiamo perseguito con forza ogni strada utile a contemperare gli interessi di una collettività che ha a cuore il proprio quartiere e quelli imprenditoriali, rispettando al contempo una normativa nazionale e regionale che lascia poco spazio all’azione delle comunità locali.

Inoltre, di fronte alla presenza di un comitato che riunisce cittadini organizzati e a una raccolta che ha prodotto 1.800 firme, abbiamo sentito maggiormente il dovere di procedere in tale direzione, cercando una soluzione il più possibile condivisa e proponendo alla società un’alternativa articolata in due fasi temporali: la prima, provvisoria, di breve-medio periodo, rappresentata dal co-siting, ovvero la possibilità di installare gli impianti ripetitori su stazioni radio base già esistenti e collocate su suolo pubblico.

Al riguardo, durante la riunione, è stata illustrata la planimetria dell’area che evidenziava la localizzazione delle antenne nella zona d’interesse. Purtroppo, queste postazioni sono state giudicate tecnicamente non idonee per vari motivi: per le loro dimensioni o perché non incrementabili o perché non funzionali ai gestori di telefonia.

La seconda e definitiva fase sarebbe stata rappresentata dall’individuazione di una postazione compatibile con i progetti della società, da inserire nel nuovo Piano per la telefonia in corso di stesura e i cui contenuti saranno resi noti in Consiglio Comunale.

Da parte dell’ente locale non è invece percorribile la ricerca e l’acquisto di una nuova area privata diversa da quella individuata.

La situazione a oggi - riassume Francesca Lucherini - è dunque che la società ha ottenuto da Arpat l’autorizzazione a realizzare un impianto in un determinato sito privato, per il quale ha assunto precisi impegni contrattuali, effettuato investimenti e iniziato i lavori, come noto poi bloccati dall’amministrazione.

Il via libera dell’Arpat è arrivato in virtù del fatto che l’agenzia è l’unico soggetto che può esprimersi sulla quantità e qualità delle emissioni elettromagnetiche e sulla tutela della salute e, dando il suo placet, ha evidentemente ritenuto che non sussistono rischi per i cittadini, considerando anche che antenne di questo genere sono oramai diffuse nei territori, anche in quello aretino, compresi ospedali e centri commerciali e gli stessi interlocutori hanno ricordato come l’antenna da loro concepita preveda uno sviluppo in altezza di 36 metri proprio per limitare ulteriormente il campo elettromagnetico ed essere meno impattante a livello visivo.

In conclusione, nonostante i nostri sforzi e i nostri atti formali, la rinuncia al nuovo impianto non è ritenuta attuabile dalla società. Certamente ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso e una proposta di utilizzo di un’area privata alternativa ma se la società andrà avanti nei lavori di installazione, come i suoi rappresentanti ci hanno ribadito a conclusione dell’incontro, sarà nella totale legittimità di farlo e il Comune non avrà alcuno strumento normativo per bloccare tale operazione”.