Animali orfani del Covid al canile e in estate tornano gli abbandoni

In via della Cella presto al via i grandi lavori di restyling col lascito Gallorini. Capogreco, Enpa: "Preoccupanti le segnalazioni per troppi cani a catena"

capogreco

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Arezzo, 21 agosto 2021 - Gli anziani padroni sconfitti dal Covid li hanno lasciati soli, e per loro si sono aperte le porte del canile. Sono gatti e cani a cui la pandemia ha strappato oltre che l’amico di una vita anche la casa in cui vivevano. A prendersi cura di questi animali ci hanno pensato negli ultimi mesi gli addetti del canile comunale di via della Cella gestito dall’Enpa. Tre gatti e due cagnolini che per storie simili legate al virus si sono ritrovati soli. Per loro è scattata la gara di solidarietà e la ricerca di una nuova famiglia. “Due cani molto anziani di piccola taglia, uno cieco, sono stati adottati insieme dopo la morte per Covid della padrona – spiega la presidente dell’Enpa Alessandra Capogreco – ma la loro storia è comune a quella di tanti malati terminali che si rivolgono a noi e ci affidano i loro compagni più fedeli. Si tratta sempre di animali abituati ad una vita in famiglia che vengono ricollocati presto”.

E se l’estate è troppo spesso sinonimo di abbandono, rispetto agli anni passati la situazione ad Arezzo è confortante. “Ci sono stati meno casi di abbandono quest’anno: da maggio ad oggi solo 15 cani, molti di più i cani vacanti poi restituiti ai proprietari in alcuni casi non senza difficoltà perché magari chippati ad anagrafi canine diverse. E’ il caso di un paio di cani con chip del sud che attualmente si trovano in canile di cui non riusciamo a rintracciare il proprietario  – spiega Capogreco – aumentano inoltre in modo esponenziale le segnalazioni per  cani tenuti male o costretti a catena. In molti casi interviene il nucleo apposito dei vigili urbani. Vorrei ricordare che esiste ed è in vigore il regolamento comunale tutela degli animali che si può trovare sul sito del Comune e che va rispettato. La catena è contemplata solo se lunga o a scorrere e solo per pochissime ore del giorno, pena multe. Mentre invece molti segnalano cani a catena sia nei terrazzi che in campagna in qualche proprietà o capanna. Una pratica che deve scomparire e di cui stiamo ragionando proprio insieme all’assessore alle politiche per la tutela e la difesa degli animali del Comune di Arezzo Giovanna Carlettini”.

E se al momento il canile di via della Cella ospita circa 90 cani (pur avendo una capienza per 150), con un’impennata da inizio giugno ad oggi di una decina di unità, va ricordato però che Enpa e Comune nelle scorse settimane hanno aiutato ospitandoli 6 cani provenienti dal canile sotto sequestro di Molazzana nel lucchese. “In generale il numero dei cani ospitati resta costante perché a fronte di tanti ingressi ci sono anche tante adozioni – spiega la presidente dell’Enpa -  durante il Covid abbiamo registrato un aumento delle richieste per cani di piccola taglia forse sull’impulso dei lockdown, ecco perché vigiliamo sempre sulle adozioni con colloqui e pre affidi. Ogni anno riusciamo a far adottare circa 230 animali. Il fenomeno più preoccupante riguarda i gatti nonostante l'impegno a far funzionare la macchina delle sterilizzazioni grazie alla nuova stanza degenza del canile. Ci sono lo stesso troppi gatti randagi, cucciolate fuori controllo e troppi interventi per incidenti stradali “.

Al momento il canile ospita una cinquantina di gatti al suo interno oltre agli 80 della colonia libera di via della Cella. “Enpa sta anche sostenendo i costi di ristrutturazione del canile rifugio, un investimento da 330mila euro sostenuto grazie alle raccolte fondi e alle donazioni. Tra queste quella della signora Maria Rosa Gallorini che ci ha lasciato alla morte la sua abitazione, 120 metri quadri in centro storico con giardino che Enpa ha provveduto a vendere, e il contributo della signora Franca Faldini la compagna di Totò che era legata ad Arezzo. Dopo i primi interventi di risanamento per demolire le vecchie strutture di fortuna, aspettiamo le licenze edilizie del comune per far partire i lavori veri e propri ci auguriamo nel più breve tempo possibile”.