"Anche ad essere s’impara" la mostra di Jacopozzi

Mostra "Anche ad essere s’impara" al Museo Mine di Castelnuovo d’Avane, curata da Antonella Jacopozzi, esplora il mondo sommerso dell’inconscio attraverso l'illustrazione. Tema centrale: imparare ad essere.

E’ stata inaugurata e proseguirà fino al 2 giugno all’Auditorium del Museo Mine nell’antico Borgo di Castelnuovo d’Avane, la mostra "Anche ad essere s’impara" a cura di Antonella Jacopozzi. Il titolo dato all’esposizione è tratto dalla frase che conclude il dodicesimo capitolo de "Il Cavaliere Inesistente" di Italo Calvino: imparare ad esserci è un pensiero complesso e bellissimo che l’autore ci lascia. La frase di Calvino è stata appositamente scelta per titolare la mostra personale di Antonella Jacopozzi proprio in virtù del senso che l’autore aveva attribuito alla frase. Andare oltre l’immagine precostituita rappresenta il file rouge della mostra: Jacopozzi ci prende per mano e ci lascia entrare nel suo mondo. L’illustrazione è una passione che, nata nel tempo, è stata consapevolmente coltivata dall’artista per arrivare a narrare il mondo sommerso dell’inconscio fra gioco, malinconia e ironia. L’immaginario di Antonella, che porta a chiedersi come poter imparare ad essere, trae spunto da tutto ciò che circonda l’artista: l’ambiente naturale, una poesia, la lettura dei libri, la quotidianità che l’artista rilegge in chiave utopica o ironica. I personaggi che ci restituisce, come dice Antonella, trovano spunti dal mondo sommerso dell’inconscio. Sono donne, prevalentemente, alle prese con problemi di genere.