
di Sonia Fardelli
SUBBIANO
Sono saliti a 40 i migranti ospiti del nuovo Cas allestito a Calbenzano nei locali dell’ex ristorante "Dal Bocci". In tutto nel Comune di Subbiano, ad oggi, i migranti sono 110 in strutture allestite nel centro storico e in altre piccole frazion del territorioi
Una situazione che ha creato un certo allarme tra la popolazione, anche se non si sono verificati incidenti di nessun tipo. Il sindaco Ilaria Mattesini e la sua amministrazione stanno monitorando giorno per giorno la situazione, controllando che tutto sia nelle norma e che non ci siano disagi per nessuno: né per i migranti e nemmeno per la popolazione.
Tutto questo nella ricerca di una convivenza possibile e per questo si stanno muovendo per avere il nulla osta per impiegare i migranti ospiti sul territorio in lavori socialmente utili.
"Ho già parlato con le cooperative che gestiscono i Cas nel comune di Subbiano - dice il sindaco Ilaria Mattesini - L’idea è quella di impiegare questi migranti in lavori socialmente utili. Un modo per tenerli occupat certo, ma anche per integrarli con la popolazione. Dobbiamo cercare comunque di arrivare ad una convivenza possibile. Ci è stato chiesto di aiutare queste persone e lo faremo. In questo momento non è possibile chiudere le porte. È un dovere che dobbiamo assolvere quello di dare un aiuto".
Ci sono stati problemi con l’arrivo di tanti migranti a Calbenzano, una frazione di circa 100 abitanti?
"Abbiamo subito contattato la cooperativa che gestisce i due Cas allestiti qui - prosegue il sindaco Mattesini - perché sono quelli dove sono concretate un numero maggiore di persone. Cinquanta, che è il massimo che possono ospitare, tutte insieme non sono poche. Abbiamo chiesto controlli anche tramite il Prefetto soprattutto per una questione igienico sanitaria che possa essere idonea per i migranti, ma anche per non creare disagi o problemi alla popolazione. E per ora è tutto in regola".
Dal punto di vista della sicurezza com’è la situazione?
"Al momento non abbiamo avuto nessuna segnalazione di episodi particolari. Se ci saranno siamo pronti ad intervenire e ad occuparci di tutto. Capisco che tante persone insieme possano creare una certa apprensione nella popolazione, ma dobbiamo aiutarli in questo momento di grande emergenza".
Quali sono le maggiori criticità?
"La preoccupazione viene soprattutto dai due Cas a Calbenzano che possono arrivare ad ospitare anche 50 migranti e si tratta di tutti uomini - prosegue il primo cittadino di Subbiano - Le donne e i bambini con la loro famiglie vengono mandati in appartamenti più piccoli. Gli altri Cas che abbiamo a Subbiano non superano le dieci persone. Ho saputo poi che non è stato riattivato il sostegno psicologico per questi migranti, che invece a mio avviso è molto importante anche per prevenire e sapere prima se ci sono disagi e situazioni particolarmente difficili".