Alessandro Di Battista presenta il libro “Scomode Verità”

L’incontro, inserito nell’Acli Life Festival, sarà alle 17.30 di sabato 20 aprile al teatro “Pietro Aretino”

Acli

Acli

Arezzo, 18 aprile 2024 – Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza: un pomeriggio per stimolare un pensiero critico e una presa di posizione nei confronti dei conflitti attualmente in corso.

L’occasione sarà offerta dalla presentazione del libro “Scomode verità” firmato dal giornalista e scrittore Alessandro Di Battista che, in programma alle 17.30 di sabato 20 aprile al teatro “Pietro Aretino” in via Bicchieraia, proporrà un approfondimento sull’attuale situazione storica e geopolitica con la finalità di offrire ai cittadini una bussola per orientarsi anche tra notizie false e mistificate.

L’incontro, a partecipazione libera e gratuita, è inserito tra le iniziative dell’Acli Life Festival ed è promosso dalle Acli di Arezzo in collaborazione con la libreria La Feltrinelli Point di Arezzo e con il contributo della Fondazione CR Firenze.

“Scomode verità” è il nuovo libro di Di Battista che, con questa opera, ha rinnovato il proprio impegno nella letteratura civile. Già deputato per il Movimento 5 Stelle, questo scrittore al termine del suo mandato da parlamentare ha avviato collaborazioni con riviste e siti di informazione per cui si è occupato soprattutto di reportage e di inchieste dall’estero, oltre ad aver curato una serie di podcast sull’attualità e aver prodotto uno spettacolo teatrale.

Il pomeriggio dell’Acli Life Festival, aperto dai saluti del presidente delle Acli Luigi Scatizzi e di Gabriele Grazi di Feltrinelli Librerie, permetterà di scoprire i contenuti di un saggio che denuncia l’appiattimento politico e culturale che sta caratterizzando l’odierna informazione dove viene disinnescato il pensiero critico, denigrato il dissenso e ignorata la storia.

L’opera ripercorre le argomentazioni utilizzate per giustificare i vari conflitti in Palestina, Afghanistan o Ucraina, raccogliendo anche una serie di titoli e di analisi dei mass media occidentali e guardando con nostalgia a un passato dove la politica non aveva paura a prendere posizioni, dove gli intellettuali erano pronti a schierarsi e dove atlantismo ed europeismo erano ancora termini di diverso significato.