Al San Donato riapre la vasca del parto in acqua

Il Calcit e il Rotary Club Arezzo hanno donato al San Donato un dispositivo wireless del valore di 10 mila euro per garantire la sicurezza delle donne che vogliono partorire in vasca. La telemetria permette il controllo a distanza del benessere fetale. La donazione completa la vasca per il travaglio, anch'essa donata in passato.

Dal 2018 le donne che volevano partorire in vasca al San Donato non lo potevano più fare. Mancava un dispositivo che ne garantisse la sicurezza. Ieri quello strumento, del valore di 10 mila euro, è stato donato dal Calcit e dal Rotary Club Arezzo. Non ha fili e usa le onde wireless che, non interferendo con l’acqua, garantiscono il controllo a distanza del benessere fetale. La presentazione della strumentazione si è tenuta ieri alla presenza del vice direttore del San Donato, Alessio Cappetti e di Ciro Sommella direttore ostetricia e ginecologia, di Giancarlo Sassoli presidente Calcit, di Franco Lelli componente del consiglio direttivo del Rotary Club Arezzo ed ex primario del reparto e del presidente del Rotary Marco Genalti.

"Siamo stati fermi un po’ di tempo sia per permettere di effettuare lavori alla vasca, sia perchè aspettavamo questo dispositivo che adesso ci permetterà di rispondere alle esigenze di quelle donne che vogliono ricorrere al travaglio in acqua" ha spiegato Ciro Sommella. La telemetria va così a completare la vasca per il travaglio, anch’essa frutto di una donazione fatta alcuni fa da Calcit Arezzo e Fondazione Cesalpino. "Questa donazione è stata fatta nell’ottica di tutelare le nostre donne nel momento del parto permettendo di partorire in acqua in tutta sicurezza grazie al monitoraggio continuo del nascituro" dichiarano Marco Genalti e Franco Lelli.

Gaia Papi