La storia dell’agnellino nato nel presepe vivente, “Ora non finisca in tavola”

Accade in provincia di Arezzo. C’è chi si offre di adottarlo “affinché abbia una vita libera”

L'agnellino nato nel presepe vivente a Gricignano, frazione di Sansepolcro

L'agnellino nato nel presepe vivente a Gricignano, frazione di Sansepolcro

Sansepolcro (Arezzo), 3 gennaio 2024 – E’ nato nel giorno di Santo Stefano tra lo stupore generale. Nessuno pensava che tra le pecore pur in attesa che componevano il pittoresco presepe vivente di Gricignano, frazione di Sansepolcro, ce ne fosse una la cui gravidanza era così avanti da partorire appunto nel recinto dove le pecore stesse erano state sistemate.

E così il presepe vivente si è arricchito di un’ulteriore attrazione. Ma adesso divese associazioni chiedono di non destinare alla macellazione l’esemplare, “ma di farlo vivere libero”. 

La richiesta arriva dalla Rete dei Santuari di animali liberi, un gruppo che, in diversi luoghi anche in Toscana, ospita animali provenienti da allevamenti intensivi o che hanno avuto storie di maltrattamenti. Non è il caso dell’agnellino, perfettamente curato dall’allevatore che aveva prestato le sue pecore al presepe. Ma ora quel piccolo animale è diventato un simbolo e dunque c’è la volontà di non abbatterlo. 

Bruno Bellucci, presidente della Proloco di Gricignano, aveva commentato così la nascita: “È stato un evento unico, una bella sorpresa, siamo rimasti tutti emozionati e ciò ha reso ancor più magica l’atmosfera del nostro presepe vivente. Lo abbiamo visto come un segno del destino, come a dimostrare che nella nostra rappresentazione è tutto reale. È stato un dono della natura, ora stiamo pensando di adottare questo animalino”.

"Siamo disponibili a prendere in affido il cucciolo con la sua mamma, insieme alle altre pecore presenti nel presepe – dichiara la presidente, Sara d’Angelo –. La storia di questa nascita, avvenuta proprio davanti alla grotta della Natività, ha commosso tante persone che ci hanno chiesto di intervenire e non può che avere un lieto fine: l’agnellino, la sua mamma e tutta la famiglia delle pecore potranno vivere liberi per sempre in un rifugio per animali. Speriamo di ricevere presto una risposta positiva, come tanti cittadini ci stanno chiedendo. In occasione di questa nascita, vorremmo poter accogliere nei nostri rifugi anche gli altri animali presenti nel presepe di Gricignano, quindi il bue e l’asino, le capre, le oche, i conigli e tutti gli altri: una decisione che rappresenterebbe davvero uno straordinario inno alla vita nella festa della Natività». Adottare l’agnellino nato in un contesto così speciale per dargli una vita libera: questo dunque lo scopo dell’associazione. 

La pecora che ha partorito l’agnellino è di proprietà di un allevatore che proviene dalla zona di Anghiari e che aveva messo a disposizione gli animali per la rappresentazione. Gricignano ha una grande tradizione per quanto riguarda il presepe vivente. Che continuerà le sue rappresentazioni anche il giorno di Befana, sabato 6 gennaio e domenica 7 gennaio, a chiusura delle feste natalizie.