Agenti da tutta Italia qui a scoprire le nuove tecnologie del mestiere

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Sarà pure finita in stand-by la visiera capace di scovare qualsiasi irregolarità solo puntando la targa delle auto: ma il "dito verde" della polizia municipale sul fronte delle nuove tecnologie non sembra sbiadirsi.

Proprio ieri mattina hanno puntato il navigatore su Arezzo vigili urbani da mezza Italia. E non solo vigili, trattandosi di un’occasione estesa anche alle altre forze dell’ordine interessate. E c’erano agenti, tra l’altro, da Bologna, Venezia, Matera, Tarquinia, solo ad un rapido setaccio. In cattedra il comandante Aldo Poponcini, tema del giorno "Il tachigrafo e il controllo del conducente".

Un fronte, si sa, che chiama in causa soprattutto i camionisti e i conduttori dei mezzi pesanti. Tenuti non solo a rispettare un limite di velocità mai superiore ai 90 chilometri orari, ma anche ad una gestione delle pause di riposo organizzata per legge. Il tachigrafo dovrebbe registrare tutto e quindi mostrare ai controllori il comportamento sulla strada. Ma alla fine i modi per taroccare quella sorta di registro sono mille.

"Ancora una volta – spiega Poponcini – non si tratta di criminalizzare nessuno: ma il rispetto di quelle norme diventa la chiave di una maggiore sicurezza". Più corri o più sei stanco e più è facile possano verificarsi incidenti. Ed ecco la chiave dell’aggiornamento. "Ormai la tecnologia offre alle forze di polizia strumenti in grado di sgamare eventuali forzature del tachimetro". Si possono scaricare i veri dati del tachimetro comunque e seguendo una serie di procedure.

Di fatto la municipale si conferma una di quelle in prima fila sul fronte dell’innovazione tecnologica, che poi è il dito (o forse il ditone...) verde di Poponcini.

La sua idea degli occhiali per scovare le multe è appesa al garante della privacy. Dal Comune è partita tutta la documentazione. Ma è chiaro che fino alla risposta nessuno muoverà una foglia.