"Addio bolletta con la macchina dell’energia"

Angiolo Neri, pensionato, si dice pronto a creare potenza elettrica a costo zero. "È un sistema che più consuma, più produce"

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di Lucia Bigozzi

Azzerare la bolletta producendo energia elettrica non stop con un sistema di autoalimentazione che richiama l’immagine del cerchio. Tutto è collegato nel macchinario messo a punto da Angiolo Neri, e la particolarità è che ogni pezzo aiuta l’altro a ricaricarsi.

“E’ un sistema che genera energia elettrica a costo zero e può essere applicato al fabbisogno di una casa, un’azienda e tutto quello che si muove elettricamente, veicoli compresi” spiega Angiolo, 66 anni quaranta dei quali passati sui trattori e nei terreni di mezza Valdichiana. “Li conosco tutti, così come ogni macchina utilizzata in agricoltura”, ragiona dal garage dove le idee diventano realtà.

Il pallino dell’invenzione è la vena creativa che ha sempre avuto ma adesso, la dimensione di pensionato, amplifica la ricerca di nuovi sistemi per tagliare la bolletta e "farsi in casa" energia gratis.

E in tempi di crisi elettrica con i costi delle tariffe che continuano a lievitare per famiglie e imprenditori, l’idea di Angiolo è un contributo alle politiche green. Ha già all’attivo tre invenzioni e l’ultima arrivata in ordine temporale, è in attesa del brevetto chiesto al ministero dello sviluppo economico: “Mi hanno contattato ritenendo valido il progetto, a breve avrò il marchio per tutelare l’idea”, sottolinea con una punta di orgoglio il sessantaseienne castiglionese mostrando la sua creatura nel quartier generale “dove mi rintano nei mesi invernali lavorando alle mie idee”.

Il sistema messo a punto è in grado di produrre energia pulita e, sopratutto, a ciclo continuo. Per ora è un modellino, in scala 1 a 50, di un macchinario che muove da un concetto: più consuma energia, più ne produce. Il sistema si basa su batterie al litio che liberano la potenza necessaria ad azionare un motore che, a sua volta, alimenta una dinamo che dà energia e nello stesso tempo ricarica le batterie”.

I costi? “La spesa complessiva si aggira intorno ai duemila euro se si considera l’acquisto delle batterie al litio che costano circa cinquecento euro l’una e la quantità di kilowatt che si decide di utilizzare. C’è una sola ricarica iniziale, poi il sistema autoproduce energia con un’autonomia che le batterie di ultima generazione fissano a quaranta-cinquanta anni". Neri su sofferma sul funzionamento del sistema che ha creato: "Il corpo centrale del macchinario è composto da due bobine, una amperometrica e l’altra voltometrica, attraverso le quali passa l’energia prodotta dal motore che aziona un disco in alluminio collegato a una dinamo che ricarica le batterie”. Tutto è collegato, tutto si tiene in un gioco di equilibri.

La dimensione del macchinario “varia a seconda del numero di batterie e di kilowatt che s’intende istallare. In media, il volume si aggira intorno al metro quadrato. Se si pensa che un pannello fotovoltaico sviluppa un kilowatt su una superficie di tre metri quadrati, nello stesso spazio è possibile collocare fino a 50 kilowatt di batterie. Per uso domestico, il fabbisogno medio oscilla tra i 4 e i 6 kilowatt, quindi è facile capire la potenza energetica che il macchinario è in grado di sviluppare”.

In attesa del “marchio di fabbrica” Angiolo sta costruendo il macchinario per alimentare la sua casa perchè “sono anni che lavoro sull’energia pulita e l’obiettivo è raggiungere la completa autonomia in modo da non dover dipendere da nessuno. E siccome il sistema per farlo l’ho trovato, non vedo perchè debba continuare a pagare una bolletta sempre più salata. A maggior ragione adesso che la mia invenzione funziona”.