
Il Carabiniere Marco Calicchia
Cortona, 14 marzo 2020 - Una notizia che squarcia il silenzio quasi spettrale di una città completamente chiusa per effetto dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus.
Una giovane vita è stata stroncata dal male di tutti i mali lasciando un vuoto incolmabile nella comunità in cui è cresciuto. Marco Calicchia se n’è andato, dopo una lunga e terribile malattia, ad appena 25 anni. Giovane e sorridente carabiniere di provincia figlio del Luogotenente della stazione dell’Arma di Cortona Claudio Calicchia e della stimata maestra elementare Aurora Marcoccia.
Aveva deciso di fare della passione paterna la sua ragione di vita. Dopo gli studi all’istituto tecnico Laparelli di Cortona aveva conseguito una brillante laurea in Mediazione Linguistica all’Università San Domenico di Roma. Nel dicembre 2016 è entrato a far parte dell’Arma dei Carabinieri con un primo incarico alla stazione di Pozzuolo Umbro nel comune di Castiglione del Lago e frequentava la scuola marescialli di Firenze. Poi l’improvvisa malattia gli ha imposto un brusco e brutto stop.
Oggi la sua Cortona e l’Arma tutta, lo piangono con commozione e affetto, impossibilitata ad abbracciare di persona la famiglia per le imposizioni del decreto del Governo per contenere la diffusione dell'epidemia di Coronavirus.
A farlo in forma ufficiale è stato anche il Sindaco Luciano Meoni. «Per la comunità di Cortona la perdita di Marco Calicchia è un grande dolore», scrive il primo cittadino. «Era un ragazzo giovane, con tanta voglia di vivere, benvoluto da tutta la città. Aveva seguito le orme del padre nell’arma dei carabinieri, facendosi apprezzare anche durante l’adempimento del suo dovere. Piangiamo la scomparsa di una persona cara e siamo vicini alla mamma Aurora, al padre Claudio e ai fratelli Claudia e Lorenzo».
Migliaia i messaggi di cordoglio che hanno affollato in queste ore le pagine social di Cortona. Tra i più commoventi quelli degli amici di Marco che con una grande catena hanno scritto e appeso alla finestra un “Ciao Marco” con tanto di cuore disegnato dedicato alla famiglia. “Avremmo voluto salutarti in modo diverso ma la situazione in cui viviamo ce lo impedisce purtroppo”, scrivono. “Nel nostro piccolo abbiamo deciso di farlo così per farvi sentire meno soli”.
La sepoltura con la benedizione della salma avrà luogo oggi al cimitero monumentale di Cortona. Visto il decreto per l'emergenza coronavirus, non sarà possibile, se non per i parenti più stretti, partecipare.