È morto Ugo, il cane amico degli anziani delle case di riposo e dei bambini. Un rottweiler di 12 anni che era l’anima dell’associazione valdarnese Aicsef, che si occupa di cinofilia, sport e fitness.
L’animale ha fatto felici i nonni e i piccoli durante le visite che Sergio Peccioli, il suo addestratore e compagno di vita, faceva periodicamente alle case di riposo e nelle strutture diurne del Valdarno. Una attività di pet therapy.
Ugo, insieme ad altri due cani, addestrati alla perfezione, era in grado di fare esercizi e piccoli giochi che rappresentavano un grande stimolo fisico e cognitivo per gli ospiti delle strutture.
La compagnia degli animali, in particolare dei cani, incrementa infatti la reattività dei pazienti, la loro capacità di interazione e, soprattutto, il buonumore.
"Ugo non c’è più ma forse non è vero. Ci sarà sempre – ha ricordato l’Aicsef – Sarà sempre l’esempio di quanto possa essere grande e pieno d’amore un cane.
La compagnia di un cane ha un valore diverso a seconda delle persone con le quali interagisce. Per i più anziani significa combattere la solitudine, magari ricordando gli animali che hanno avuto in passato ma per chi non ne ha mai avuti significa anche vivere una giornata un pò più piena scandita da un amico a quattro zampe, che da loro dei piccoli compiti come l’accudimento.
È un modo per rivivere la loro vita.
Per i ragazzi con disabilità, invece, agisce su moltissimi fronti. Permette loro di superare la paura degli animali, acquisire stima in se’ stessi e migliorare dal punto di vista motorio. Ugo mancherà anche a loro.
Marco Corsi