"Ancora non ci credo". Ha la voce rotta dal pianto Samuele Mugelli, che con Marco Pezzati, il calciatore fiorentino morto giovedì notte in un incidente stradale in Calabria dove giocava in serie D con i reggini del San Luca, ha passato un solo ma intenso anno con la maglia della Sangiovannese.
Il calciatore ha perso la vita in un incidente avvenuto attorno alla mezzanotte sulla strada statale Jonica 106 nei pressi di Catanzaro. La sua auto ha sbandato ribaltandosi più volte e finendo la corsa in un campo.
Dal dicembre 2015 al dicembre 2016, tanto però è bastato per creare un forte legame che l’ex centrocampista e capitano azzurro ricorda così: "Un ragazzo spettacolare, un sanguigno come me – ricorda Mugelli – in campo dava il tutto e per tutto e bastava uno sguardo per capirsi. Ho giocato con lui un solo anno ma è stato molto intenso, ancora non credo a quello che è accaduto perché l’avevo sentito giusto poche settimane fa per un semplice saluto".
In comune avevano anche una chat su WhatsApp, con quel gruppo che nella prima parte del 2015 arrivò alle semifinali di Coppa Italia in serie D: "Non appena ieri mattina è circolata la voce ho subito mandato un messaggio nel gruppo proprio a lui, sperando mi potesse rispondere ma così purtroppo non è stato. È stato un colpo al cuore incredibile perché tutti noi volevamo molto bene a Marco".
Il calciatore fiorentino aveva legato molto con la maglia e con tutto l’ambiente di San Giovanni, viveva di calcio e proprio a Mugelli giusto lo scorso anno aveva chiesto se poteva spingerlo per un suo ritorno in azzurro: "Proprio per il rapporto che si era creato ci sentivamo di volta in volta, mi ricordo che giusto un anno fa mi aveva chiesto se avessi potuto spingerlo per farlo tornare a giocare con la Sangiovannese perché aveva voglia di riprendere il discorso bruscamente interrotto nel dicembre 2016 a causa dei noti problemi della gestione Perpignano. Cercai di poterlo accontentare, non se ne fece poi più di niente e lui a quel punto opto per giocare in un’altra società".
Nei prossimi giorni i funerali a Firenze, al quale parteciperanno tanti ex compagni di squadra: "Era rimasto orfano del padre fin da piccolo e aveva sofferto molto questa situazione. Ora gli daremo l’ultimo saluto".