
La carta arancione dei pacchi regalo, così come l’insegna, in Corso Italia, hanno segnato un’epoca. Quella dei giocattoli diventati beni di massa. Moreno Polci si è spento ieri alla soglia dei novant’anni che avrebbe compiuto ad agosto. Per oltre trent’anni, dalla fine degli anni Sessanta all’inizio dei Duemila aveva gestito il negozio "La Giostra" da cui sono passate generazioni di bambine e bambini aretini alla ricerca di una bambola, di un’automobilina o di una pistola da cowboy. Tra loro anche i rampolli della famiglia Lebole e di casa Savoia-Aosta.
La "specialità della casa", se così si può dire, erano però le costruzioni Lego. Con i mattoncini nati in Danimarca Polci allestiva spesso la sua vetrina e gli appassionati sapevano di poter trovare nel negozio le ultime novità. In precedenza era stato rappresentante di caffè e si era ritirato a settant’anni, poco prima di perdere la moglie Giuliana con cui aveva condiviso tutto il percorso dietro il bancone. Grande tifoso dell’Arezzo e dell’Inter, Polci era anche un appassionato giocatore di carte, in particolare al Circolo Artistico.
I funerali si svolgono oggi alle 16 nella chiesa di San Bernardo.