
Tommaso Stella
Arezzo 31 gennaio 2020 - Due modi per parlare di migranti, dalla realtà di una Ong a uno spettacolo teatrale che si immagina un’isola che non c’è. Due appuntamenti con Casermarcheologica e Laboratori Permanenti a Sansepolcro. Venerdi 31 gennaio alle 18 a CasermArcheologica in via Aggiunti 55 a Sansepolcro incontro con Tommaso Stella, capitano della "missione Alex" della Ong Mediterranea Saving Humans. Modera Ilda Curti, responsabile scientifica del progetto. Ingresso libero. Tommaso Stella, il comandate della nave Alex della Ong Mediterranea, milanese, skipper di successo, navigatore in solitaria e protagonista di mille regate transoceaniche, è stato a lungo nell’equipaggio di Giovanni Soldini. A luglio 2019 è stato capitano della missione Alex della Ong Mediterranea; dopo aver forzato il blocco al porto di Favarolo a Lampedusa ha risposto al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale aveva proibito lo sbarco. “La nostra linea è questa – inizia Tommaso - anche noi dell’equipaggio restiamo a bordo, da qui non sbarca nessuno. Noi scenderemo solo in compagnia di queste altre persone che da più di 50 ore condividono questo spazio con noi“. Terminata l'operazione ha dichiarato: “Non dormo e non mi lavo da una settimana. Ma adesso mi sento un uomo felice perché abbiamo salvato 54 persone, le abbiamo aiutate a fuggire dall’inferno della Libia, anche queste nella vita sono soddisfazioni”.
E la sera di venerdì 31 gennaio alle 21,15 al teatro alla Misericordia sempre a Sansepolcro va in scena “Esperer”, produzione del Teatro Delle Forme. “L’isola di Esperer”, drammaturgia e regia di Antonio Damasco con Antonio Damasco, Laura Conti, Domenico Corapi, Nezha Mousaif, Maurizio Verna, sarà seguito da una conversazione tra il regista Antonio Damasco e Natalia Cangi, direttrice dell'Archivio dei diari di Pieve. Una nuova isola nasce in Europa: il suo nome è Espérer. L'unico modo per raggiungerla è il “certificato di esistenza”. Espérer è un’isola nata dagli scogli di Ventimiglia e dall’incrocio di molte storie. Dalle idee di un baffuto esploratore norvegese, dal bisogno di un drammaturgo italiano di spiegare a due bambine che cosa siano le frontiere, dalle storie dei migranti che oggi vivono in Italia