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Sandrelli recita un copione mai letto: prova d'attrice al teatro Verdi di Monte S.Savino

E' il testo "White rabbit red rabbit" del drammaturgo iraniano Nassim Soleimanpour. L'attrice Amanda Sandrelli, ormai di casa al Monte, aprirà la busta sigillata e condividerà il conteuto con il pubblico. Appuntamento lunedì sera. Ecco chi sono i grandi attori che ci hanno provato finora

amanda Sandrelli

Arezzo 20 gennaio 2019 - Lunedì 21 gennaio, con inizio alle 21:15 al Teatro Verdi di Monte San Savino Amanda Sandrelli reciterà e condividerà il con il pubblico un testo che non conosce e che non ha mai letto prima. E’ uno tra gli eventi più attesi della stagione con una prova d’attrice in un unico, irripetibile e imperdibile evento a cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. MonteServizi. Sul palcoscenico Amanda Sandrelli, l’attrice che ha scelto Monte San Savino e Officine della Cultura come “casa” per alcune delle sue “scommesse artistiche”, come la sua prima regia teatrale e la stessa codirezione artistica del Teatro Verdi, alla prova con uno tra i più coinvolgenti esperimenti sociali in forma di spettacolo di questo tempo di conflitti, prodotto e distribuito in Italia da 369gradi: “White Rabbid Red Rabbit” del drammaturgo iraniano Nassim Soleimanpour.

Nell’esperimento che andrà in scena al Teatro Verdi lunedì Amanda Sandrelli, senza regia e senza prove, aprirà solo in scena, a sipario aperto, la busta sigillata contenente il testo e ne condividerà il contenuto con il pubblico. Una sedia, un tavolo, due bicchieri, gli orpelli concessi. Il qui e ora nella sua massima espressione. Tra le regole firmate da Amanda per poter rappresentare “White Rabbit Red Rabbit” non averlo visto prima messo in scena da altre attrici o attori. A chi si cimenta in questa esperienza è richiesto coraggio e leggerezza, intraprendenza, ironia ed intelligenza,. “White Rabbit Red Rabbit” è un testo teatrale scritto da Soleimanpour nel 2010, all’età di 29 anni, in un momento in cui non aveva possibilità di comunicare con l’esterno del suo paese.

Non è un testo politico e non deve essere descritto come tale, il suo contenuto è metaforico e distante da ogni orientamento politico. “White Rabbit Red Rabbit” è prima di tutto il sogno realizzato di un dialogo impossibile, un gioco teatrale contro ogni censura e ogni distanza geografica e culturale, un incontro ravvicinato che lascia tracce profonde, perché mette sullo stesso piano emotivo autore, attore e spettatore. “White Rabbit Red Rabbit” è stato premiato come Best New Performance al Dublin Fringe Festival, al Summerworks Outstanding New Performance Text Award e al The Arches Brick Award ed ha ricevuto menzioni speciali al Total Theatre e al Brighton Fringe Pick of Edinburgh Award. “White Rabbit Red Rabbit” attraversa il mondo dal 2011, anno in cui ha debuttato all’Edinburgh Fringe Festival, è stato tradotto in 25 lingue e conta più di mille repliche in tutti i continenti. È un esperimento importante, non solo sul fronte artistico ma anche su quello organizzativo e produttivo. Tra gli interpreti celebri e meno celebri che lo hanno portato in scena ci sono Sinead Cusack, Whoopi Goldberg, Ken Loach e, in Italia: Fabrizio Gifuni, Vincenzo Pirrotta, Vinicio Marchioni, Antonio Catania, Lella Costa, Emma Dante, Sylvia De Fanti, Elena Di Cioccio, Gioele Dix, Davide Enia, Giovanni Esposito, Iaia Forte, Federica Fracassi, Enrico Ianniello, Licia lanera, Lino Musella, Fausto Russo Alesi, Daniele Russo, Daniele Parisi, Max Pisu, Maurizio Rippa, Bruno Torrisi. E, da lunedì, Amanda Sandrelli.