
Maria Iside Friscia e Laura Parrini di Radio Gaga
Arezzo 12 marzo 2020 - I Queen cantavano “Radio Gaga” mentre Maria Iside e Laura stavano pensando a che nome dare alla loro radio. Un segnale e anche un legame stretto con la loro città, Gaga può essere letto come Giovani Aretini. E così questa radio gestita da Maria Iside Friscia e da Laura Parrini, che ha mosso i suoi primi passi ai microfoni di Radio Fly, ha cominciato a camminare da sola mettendo su una sorta di redazione di dodici giovani dai ventanni in su, tutti sostenuti dall’associazione Verso Urban Creativity Lab all’Urban Center di Arezzo che ha fornito anche la sede, ora chiusa per prevenzione sanitaria fino ad aprile. Ma il podcast ha questo di bello, si può fare ovunque, basta avere un computer o un telefonino, scegliere un argomento, registrare un audio o un video, metterci la voce e la faccia e farsi sentire. “E’ uno spazio che condividiamo fra noi ma è aperto a tutti, anche agli adulti. Un passatempo e uno scambio di informazioni, di iniziative, un luogo in cui fare conoscere artisti che altrimenti non ne avrebbero la possibilità. Ci sono format fissi come quello di Martina Bocconi o i monologhi del teatro dell’assurdo di Cecè Tripodo. Io e Laura invece facciamo le interviste” spiegano le ragazze che in arte si chiamano le “Aretine ruspanti”. In realtà Radio Gaga è la voce di molte realtà giovanili aretine e, se tutto andrò bene, quando cominceranno i festival da quei microfoni si terranno dirette e presentazioni e anche una agenda dove ricordare tutti gli eventi culturali della settimana. I canali usati sono tutti quelli disponibili, come Facebook, You Tube, ITunes, Spreaker.
“Un modo per coinvolgere ragazzi e adulti e raggiungere chi sta a casa. Grazie ad Arezzochespacca presentiamo le band aretine, parliamo di musica, affrontiamo gli argomenti che riguardano la città - continua Maria Iside - collaboriamo con le Officine della cultura, l’associazione culturale Ulcera del signor Wilson, il Crowd Festival, e non chiediamo soldi. Per noi è stato un salto nel vuoto, ci siamo buttate, avevamo solo le nozioni basi della radio. Tutti possono venire da noi, prendiamo un caffè, accendiamo il computer e si parla. Io e Laura ci teniamo tanto a questo progetto di dare voce ad Arezzo in maniera differente e a chi, secondo noi, ne ha poca”.