REDAZIONE AREZZO

L'altro Marasco, concerto in Pieve di canti religiosi con gli amici dello stornellatore

Sabato 4 gennaio alle 21 nella Pieve di Arezzo i canti religiosi delle tradizioni popolari con Silvio Trotta, Massimiliano Giuntini, Alessandro Bruni, Stefano Tartaglia, Elena Dugheri, Lisetta Luchini, Jessica Lombardi, Nicola Barbagli

Silvio Trotta ricorda Riccardo Marasco

Arezzo 4 gennaio 2020 - Riccardo Marasco da stornellatire un po' sboccato a ricercatore dei canti religiosi, delle tradizioni popolari, delle canzoni delle feste che raccontavano il mistero della maternità divina e la nascita di Dio, quello che sarà proposto nella chiesa della Pieve di Arezzo sabato 4 gennaio alle 21. Il concerto di canti natalizi della tradizione italiana  “Pace non più guerra!” vuole ricordare un altro Riccardo Marasco, e vedrà come protagonisti Silvio Trotta mandolino, mandoloncello, chitarra battente, Massimiliano Giuntini voce e chitarra, Alessandro Bruni chitarra, Stefano Tartaglia flauti dritti e piffero, Elena Dugheri  cori insieme con Lisetta Luchini, Jessica Lombardi, Nicola Barbagli e i video storici del Six Bars Jail. A ingresso libero. Un  nuovo tributo a Marasco, tuttora vivo nel cuore dei toscani a quasi quattro anni dalla scomparsa. Silvio Trotta compagno artistico del maestro per quasi vent’anni, è l’ideatore di questo concerto che vede suonare i musicisti che hanno collaborato con il menestrello fiorentino e proporre un repertorio diverso da quello per cui Marasco è principalmente noto, riproponendo le antiche laudi del suo album forse più ambizioso, “Pace non più guerra!”. Per una sera verranno messi da parte stornelli popolari e canti boccacceschi per far posto a canti spirituali della tradizione italiana. Quali? E’ lo stesso Marasco a spiegarlo nella  presentazione del cd: “ Il concerto offre un incontro profondo e gradevolissimo con l’espressione religiosa popolare, dalle prime laudi in volgare, contemporanee di Francesco d’Assisi, ai canti spirituali ispirati e diffusi dagli Oratori filippini per volontà di Filippo Neri nei primi anni della Controriforma, fino ai canti della tradizione agro-pastorale italiana ispirati agli eventi della Natività. I brani interpretati con puntigliosa attenzione ai canoni popolari delle varie regioni italiane, ripercorrono con efficace ingenuità popolare i momenti storici e i temi teologici legati al mistero della maternità divina di Maria e alla nascita del Dio-Uomo”.

Il concerto di sabato, oltre a un omaggio del tutto particolare nei suoi confronti, vuol essere anche un invito per andarle a ricercare e a riscoprire. Il concerto è organizzato dai “Musicanti del Piccolo Borgo” con il Circolo Aurora