La superstar della lirica Vittorio Grigolo in un recital per la città di Arezzo

Una serata su arie d’opera in compagnia di una delle voci più iconiche al mondo, con un repertorio da Verdi a Donizetti, da Rossini a Leoncavallo

La superstar della lirica ad Arezzo

La superstar della lirica ad Arezzo

Arezzo, 22 febbraio 2024 – La superstar della lirica Vittorio Grigolo in un recital per e nella sua città: Arezzo. Sabato 2 marzo alle 19.00 al Teatro Petrarca (via Guido Monaco 12) l’iconico tenore sarà protagonista di una serata su arie d’opera nell’ambito della Stagione Concertistica Aretina, il cartellone di appuntamenti promosso da Fondazione Guido d’Arezzo e Comune di Arezzo con la direzione artistica di Giovanni Andrea Zanon e il sostegno del Ministero della Cultura. Ad accompagnarlo lungo un programma che si snoderà tra brani di Giuseppe Verdi e Ruggero Leoncavallo, Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini e Giacchino Rossini, la pianista georgiana Mzia Bachtouridze, già collaboratrice del Teatro Bolshoi. Nato ad Arezzo e cresciuto a Roma, Vittorio Grigolo è tra i più importanti tenori del firmamento operistico contemporaneo con una carriera costellata di successi: da quando, a soli 23 anni, diventa il più giovane tenore a inaugurare il Teatro alla Scala nel concerto verdiano di apertura stagione sotto la direzione del Maestro Riccardo Muti, a quando, nel 2010, debutta oltreoceano come Rodolfo ne’ “La bohème” conquistando all’istante il Metropolitan Opera di New York. Non solo: innumerevoli sono le sue incursioni e i suoi legami con la musica pop e i suoi grandi interpreti: nel 2015 condivide il palco dell’Arena di Verona con Brian May e l'anno successivo è con Sting alla Carnegie Hall. Emozionante poi la sua interpretazione di “Caruso” di Lucio Dalla, col quale ha condiviso una grande amicizia (info e ingressi www.fondazioneguidodarezzo.com).   L’appuntamento si aprirà con una selezione di ariette del compositore ottocentesco Vincenzo Bellini per proseguire con il delicato solo pianistico pucciniano “Foglio d’album”, probabilmente scritto durante il soggiorno a New York dell’operista lucchese. Avanti con “La danza” di Gioacchino Rossini, brano in stile Tarantella napoletana inscritto nella raccolta “Les soirées musicales”, e con un estratto dall’opera “Il duca d’Alba” di Gaetano Donizetti, per concludere la prima parte della serata con Giuseppe Verdi, tra un solo pianistico dal “Macbeth”, che vide Maria Callas protagonista alla Scala, e alcuni brani da “Il Corsaro” che includeranno il celeberrimo “Tutto parea sorridere”. Via alla seconda parte con alcuni dei brani più amati del grande autore di romanze Francesco Paolo Tosti – tra cui “A’vucchella”, con testo di Gabriele d’Annunzio – e con un momento pianistico in omaggio al compositore georgiano Giya Kancheli, di cui saranno eseguite le “5 miniatures”. Ancora spazio alla romanza con “Musica proibita”, scritta nel 1881 dall'allora ventenne Stanislao Gastaldon, che grazie a questo brano fu subito consegnato a chiara fama. Ci si avvia poi verso la fine del recital con un intermezzo per piano solo da “La cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, la famosa romanza “Mattinata”, scritta da Ruggero Leoncavallo di cui fu primo interprete Enrico Caruso, e l’intermezzo pianistico n.1 di Miguel Ponce. Chiusura affidata a “'O paese d' 'o sole”, tra le massime espressioni dei tempi d'oro della canzone napoletana, scritta da Vincenzo D'Annibale e Libero Bovio.