SILVIA BARDI
Cosa Fare

Il mondo con gli occhi di Leonardo: ricostruito il prospettografo. Da oggi in mostra

A Casa Petrarca lo strumento che Leonardo costruì per disegnare i solidi del Divina Proportione di Luca Pacioli diventato poi fondamentale per la prospettiva. Realizzato da Fausto Casi del Museo dei mezzi di comunicazione e dal matematico Bruno Bruni. Mostra e convegno alle 17

Prospettografo

Arezzo 17 maggio 2019 - Continua il viaggio scientifico con il Museo dei Mezzi di comunicazione di Fausto e Valentina Casi, che la Regione Toscana ha inserito fra i protagonisti delle celebrazioni per i 500 anni della morte di Leonardo Da Vinci. E dopo la ricostruzione dei trenta solidi disegnati da Leonardo per il “De Divina Proportione” di Luca Pacioli arriva il “prospettografo”. Lo strumento che Leonardo costruì e utilizzò per creare i disegni bidimensionali dei solidi da lui disegnati ma che sta anche alla base dello studio prospettico. E’ stato ricavato interamente in legno da un disegno che il genio ha lasciato nel Codice Atlantico e che il matematico Bruno Bruni insieme con Fausto Casi hanno ricreato a grandezza naturale. Sarà esposto all’ingresso di Casa Petrarca in via dell’Orto ad Arezzo con inaugurazione venerdì 17 maggio alle 17. E qui resterà fino al 3 novembre.

Un pezzo unico che consente di trasformare in bidimensione, adatto dunque per il disegno, qualsiasi oggetto solido. Qui è sperimentabile su un armillare, lo strumento scientifico usato per la rappresentazione miniaturizzata del cosmo secondo il sistema tolemaico, con il sole che gira intorno alla terra. Potrà essere provato seguendo le indicazioni fornite dai curatori e sarà anche possibile fotografare attraverso “l’occhio” e postare tutto su Instagram. A presentarlo saranno il presidente dell’Accademia Petrarca Giulio Firpo, il direttore del Mumec Valentina Casi, Fausto Casi curatore scientifico del Mumec che spiegherà come si utilizza il prospettografo, Leonardo Davide Turrini dell’Università di Ferrara ed Emanuela Ferretti dell’Università di Firenze che parleranno della complessità e contraddizione nel progetto Leonardiano.

Una mostra nella mostra visto che lo stesso armillare, della collezione Casi, è un modello realizzato nell’Ottocento, un raro strumento che rappresenta la sfera celeste che Leonardo ha disegnato. E proprio il disegno leonardiano sarà visibile dal foro oculare dello spettometro. “Una scoperta - spiega Casi - che oltre cinquecento anni fa ha fornito le indicazioni per realizzare i più importanti capolavori della storia dell’arte e della scienza dal Rinascimento in poi. Auspichiamo come Mumec che queste immagini siano condivise dai visitatori su Facebook e Instagram con l’hashtag ufficiale: #mumec”.

Da auspicare anche le visite delle scuole così come alla mostra dei trenta solidi platonici disegnati da Leonardo per Luca Pacioli e realizzati sempre da Casi e Bruni. Centinaia di pezzi in legno assemblati per ricreare in grandi dimensioni il tetraedro, l’esaedro, il dodecaedro stellato, il cerchio di esaedri, l’icosaedro e l’ottaedro. Tutti in mostra nel Museo dei mezzi di comunicazione dove presto saranno esposte anche le splendide pagine del Codice Atlantico.