
Arezzo 25 febbraio 2021 - “Stati di grazia” isolati nella natura della Valtiberina. Casermarcheologica crea la prima residenza artistica in una “bolla anticovid”, dove musicisti, compagnie teatrali, poeti, fotografi, danzatrici e coreografe, illustratrici e artisti visivi si ritroveranno lontani da tutti per ridare vita all’arte e riflettere sul significato della parola “fede” dal 24 al 28 febbraio sulle colline che circondano il borgo toscano. A guidare i lavori saranno Laura Caruso e Ilaria Margutti di CasermArcheologica, insieme a Stefano Tè, regista del Teatro dei Venti di Modena ed Emmanuele Curti archeologo e manager culturale. Venerdì 26 si aggiungerà Virgilio Sieni, uno dei più grandi danzatori e coreografi italiani, collegato on line.
Gli artisti che parteciperanno alla “bolla covid” sono le poetesse Alessandra Baldoni e Azzurra D’Agostino, il musicista e compositore Andrea Biagioli, Civilleri Lo Sicco attore, Claudio Ballestracci artista visivo e scenografo, Claudia Losi artista visiva, Ilaria Margutti arte tessile, Sara Garagnani illustratrice e artista visiva, Simona Bertozzi danzatrice e coreografa, il musicista Rigolò, Roberto Ghezzi, artista visivo e la compagnia teatrale Teatringestazione.
“L'incontro nasce dall’esigenza di colmare l’assenza di relazione e creare un’occasione di confronto profondo tra artisti che sentono l’esigenza di ascoltare, approfondire, indagare il momento storico che stiamo vivendo - spiegano Laura Caruso e Ilaria Margutti - per non rinunciare al dialogo ma anzi per costruire nuovi scambi, nuove traiettorie, radicali e radicati al desiderio di costruire pensiero ampio. La residenza non ha lo scopo di produrre e i suoi esiti sono sconosciuti, tutto ciò che ne emergerà sarà frutto di un incontro di pensieri, visioni, anche utopiche e condivisioni, a partire da brani, film, musiche, opere, proprie o di altri che gli artisti saranno chiamati a portare con sé in questo luogo”. Un blog dedicato, sul sito ww.casermarcheologica.it, racconterà ogni giorno la residenza attraverso i suoi protagonisti, con parole e immagini video e fotografie. Inoltre, al termine della residenza, sarà organizzato un incontro online con gli artisti e gli ideatori al quale si potrà partecipare attivamente tramite un link indicato sul sito di CasermArcheologica e sulla pagina Facebook.
“Per CasermArcheologica questo è un momento per chiamare alcuni degli artisti con cui abbiamo lavorato in passato, insieme ad altri con cui vorremmo lavorare in futuro, per ispirare le progettazioni e le produzioni artistiche dei prossimi anni - spiegano Ilaria Margutti e Laura Caruso - agli artisti invitati non è richiesto un esito produttivo al termine delle giornate a Sansepolcro, perché pensiamo che in questo momento sia più necessario condividere pensieri, direzioni e possibili modalità di attraversamento di questo tempo e raccogliere ciò che emerge. Per questo motivo e per molti altri che scopriremo insieme, abbiamo pensato di invitare autori e autrici interdisciplinari, che riteniamo essere vicini a una poetica di ascolto e di prossimità alla mancanza, al desiderio di far affiorare, con i propri percorsi distintivi, l’invisibile celato dentro la possibilità del cambiamento che questo periodo ci chiede”.
L'invito è costituito da un testo a firma di Emmanuele Curti, project manager e autore, che introduce al tema della “fede”, come strumento di relazione etico-sociale. Il testo è il primo spunto per chiedere agli artisti di pensare a brani, film, musiche, opere, proprie o di altri, da portare a Sansepolcro, un contributo da condividere che diventa materia di studio e di stimolo all’interazione tra i presenti, attraverso i linguaggi espressivi di ciascuno.