REDAZIONE AREZZO

'Arezzo per Arezzo', nove artisti alla Galleria d'arte contemporanea

Angini, Caporali, Fanfani, Gatteschi, Lucci, Marzelli, Polvani, Sevillano, Tosi raccontano l'arte aretina dal figurativo all'astratto ma sempre con le radici nella bellezza e nelle tradizioni dei grandi maestri

pittori aretini

Arezzo 11 novembre 2017 - Vittorio Angini, Giuliano Caporali, Giuseppe Fanfani, Lucio Gatteschi, Raffaello Lucci, Pasquale Marzelli, Dario Polvani, Eliana Sevillano, Sergio Tosi: sono gli artisti, attivi fin dagli anni Sessanta del Novecento, riuniti nella mostra collettiva “Arezzo per Arezzo”, organizzata dall’amministrazione comunale e a cura di Roberto Barbetti e Daniela Meli, inaugurata oggi alla Galleria comunale di arte contemporanea che qui resterà fino a domenica 28 gennaio 2018. Ingresso gratuito con orario dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. “Arezzo vanta grandi nomi nelle arti pittoriche, che fanno ricca e importante la nostra storia. Una straordinaria tradizione d’arte che continua ancora oggi, nelle forme più soggettive e intime che ne caratterizzano la contemporaneità - commenta il sindaco Alessandro Ghinelli. Questa collettiva di artisti aretini riapre il dialogo tra la città e l’arte, rafforzando l’identità culturale della prima e dando prova della rinnovata vivacità della seconda. È per questa sua natura, evocata dal titolo della mostra, e per la qualità indiscussa delle opere che espone, che l’amministrazione comunale ha inteso inserire ‘Arezzo per Arezzo’ nel programma delle arti figurative: accanto ai grandi artisti internazionali, la conoscenza dei pregevoli linguaggi pittorici cresciuti nella nostra terra”.

“Sosteniamo questa bella iniziativa del Comune di Arezzo perché vogliamo portare nelle case degli aretini una grande eccellenza di questa terra: l’arte - sottolinea l’amministratore delegato di Conad del Tirreno, sponsor dell’evento, Ugo Baldi -  Crediamo nella forza della passione e delle emozioni, ancor più laddove sono tangibili i segni che la storia e la cultura lasciano in eredità a comunità e territori. Ne è prova il recente contributo dato al restauro dei cicli pittorici in San Leone a Pistoia e all’esposizione della Visitazione di Luca Della Robbia. Abbiamo l’obiettivo di condividere e arricchire i progetti di crescita di una comunità, valorizzando le risorse locali e coltivando solide relazioni con le persone per restituire valore alla fiducia che riceviamo ogni giorno. Riteniamo quindi che questa sia una grande occasione per dare il nostro sostegno per valorizzare la tradizione e la cultura, nonché la vocazione artistica del nostro territorio, creando così anche valore per lo stesso”.

Stili, tecniche e sensibilità diverse, dal figurativo all’astratto ma, come spiega la curatrice Daniela Meli «fanno emergere l’aretinità, un senso della bellezza, un senso estetico che ha le sue radici nella tradizione toscana rinascimentale, anche nell’arte astratta e informale si sente la cultura aretina che viene dal passato, dai grandi maestri».