Rigassificatore, incarico per le navi

Piombino, il ministro Cingolani ha chiesto a Snam di entrare in azione per gli impianti galleggianti

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Rigassificatori galleggianti per accorciare i tempi di realizzazione. Il Governo ha spiegato il minisrtro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, ha dato "ufficialmente incarico a Snam l’indirizzo per la negoziazione all’acquisto di una unità Fsru e al noleggio di una seconda unità, infrastrutture che saranno oggetto di un prossimo Dpcm di identificazione come impianti strategici". Le Fsru- Floating Storage Regasification Unit sono navi rigassificatore, unità galleggianti ancorate in prossimità di porti e vicino ai terminali gas, in grado di trasformare il Gnl, Gas naturale liquefatto, metano raffreddato e in forma liquida che arriva via nave, in metano gassoso da immettere in rete.

E un rigassificatore galleggiante potrebbe essere installato anche al largo di Piombino. L’altro a Ravenna.

"L’aspetto critico adesso è arrivare in tempo a contrattualizzare le poche navi esistenti in grado di svolgere questo servizio", spiega Cingolani, visto che molti governi ne stanno richiedendo e non ce ne sono di disponbiliPer metà di quest’anno installeremo un primo rigassificatore galleggiante", ha annunciato. Il governo ha già dato mandato a Eni e Snam di sondare il mercato per trovare una nave metaniera da adibire a rigassificatore. L’impianto accennato dal ministro potrebbe essere simile al rigassificatore di Olt, ancorato al largo di Livorno: si tratta di una nave metaniera che può rigassificare 3,75 miliardi di metri cubi all’anno. La società che la controlla è partecipata al 49% da Snam e al 48,2% dal fondo australiano First Sentier Investors, mentre il 2,69% è della società di shipping Golar Lng, che ha fornito la nave. Attualmente oltre al rigassificatore Olt in Italia ci sono altrri due impianti: a Panigaglia in Liguria. Si tratta del primo impianto di questo tipo costruito in Italia, di proprietà di Snam, con una capacità di 3,5 miliardi di metri cubi all’anno. Il più grande rigassificatore italiano, con 8 miliardi di metri cubi di capacità annuale, è invece Adriatic Lng, un impianto offshore installato a circa 15 chilometri dalla costa veneta, al largo di Rovigo, controllato da ExxonMobil al 70,7% e Qatar Petroleum al 22%, insieme a Snam (7,3%). La capacità totale di questi tre rigassificatori è di circa il 20% del fabbisogno nazionale e al momento sono sfruttati al 60%. Aumentare le forniture è possibile, anche se dipende dalla disponibilità dei rifornimenti. "Metteremo a pieno regime i nostri rigassificatori, prendendo gas liquido da Stati Uniti, Canada e Nord Africa, con un apporto di circa 5 miliardi di metri cubi quest’anno", ha anticipato Cingolani. E l’obiettivo è fare presto, prima del prossimo inverno.