Mattarella: "Grazie ai partiti, uniti nell’emergenza"

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"Il tempo dei costruttori si è realizzato, voglio per questo esprimere un riconoscimento all‘impegno delle forze politiche che hanno colto il senso dell‘appello rivolto, all‘inizio dell‘anno, al Parlamento affinchè, nell‘emergenza, si sostenesse un governo per affrontare con efficacia la pandemia in atto e per mettere a punto progetti, programmi e riforme necessari a non dissipare la straordinaria opportunità del Next Generation". Sergio Mattarella ha ringraziato i partiti nel suo discorso istituzionale più importante dell’anno. Peraltro l’ultimo alle Alte cariche dello Stato visto che il presidente della Repubblica anche ieri ha parlato di "congedo" agli ambasciatori italiani riuniti alla Farnesina ai quali ha confermato che si tratta del suo "ultimo saluto" alla diplomazia. E soprattutto che la linea della politica estera italiana è "imprescindibile" dall’Europa e che non si potrà più tornare indietro.

Il Capo dello Stato ovviamente non ha sfiorato neanche lo scivoloso tema del momento, cioè la scelta del suo successore, ma è parso indicare un metodo che vorrebbe fosse applicato ben oltre l’elezione del nuovo presidente: responsabilità nell’affrontare sfide di tale portata da congelare "divisioni e distinzioni".

"Una delle caratteristiche della nostra gente si manifesta quando le condizioni sono difficili – ha aggiunto –: sappiamo essere uniti sulle grandi scelte, quando le circostanze lo richiedono. L’augurio che rivolgo a voi e al nostro amato Paese è che lo spirito costruttivo e collaborativo possa divenire un tratto stabile dei rapporti istituzionali".