
L'esultanza dei giocatori del Pisa dopo il vantaggio di Lorenzo Lucca
Pisa, 28 settembre 2021 – Il sesto turno del campionato cadetto va in archivio con diverse conferme, sia in positivo che in negativo. La prima, è scontato dirlo, riguarda la truppa guidata da Luca D’Angelo: i nerazzurri non mollano il primo posto in classifica ed escono indenni anche dalla complicata trasferta di Parma. Con un’altra prestazione infarcita di personalità, organizzazione, coraggio e qualità, Lucca e compagni hanno bloccato un’altra big del torneo dopo il 2-1 rifilato cinque giorni prima al Monza: il Pisa rimane così in vetta con 16 punti, ancora imbattuto e con la miglior difesa del campionato (4 reti concesse agli avversari) assieme al Frosinone. E proprio Lorenzo Lucca, con la rete messa a segno contro Gigi Buffon, ha raggiunto la prima posizione nella classifica dei bomber. Dietro alla squadra di D’Angelo convincono Brescia, Cremonese e Lecce. Le Rondinelle, seppur concedendo troppo nella prima frazione nella sfida in casa dell’Ascoli – marchigiani in vantaggio di due reti all’intervallo -, sono tornate alla vittoria confermando la seconda piazza con 14 punti. Merito di un attacco esplosivo, capace di realizzare ben 17 reti in sei gare: una media di quasi tre gol a partita. Proprio quelli segnati al Del Duca, utili a ribaltare lo svantaggio e conquistare tre punti pesanti. Accorciano sulle posizioni di testa anche la Cremonese e il Lecce. Per i lombardi è stato sufficiente un rigore in apertura di gara per avere la meglio su un Vicenza in caduta libera: la trasformazione di Ciofani dagli undici metri è stata capitalizzata al massimo dalla squadra guidata da Pecchia, che ha usufruito anche della superiorità numerica per salire a quota 12. Un punto in meno per il Lecce, che per la prima volta nella sua storia ha battuto il Cittadella al Tombolato. In una gara molto tirata i salentini hanno centrato la vittoria grazie alle reti di Coda e Di Mariano, inframezzate dal pareggio momentaneo dei padroni di casa siglato da Okwonkwo. In coda continua il momento negativo di Vicenza, Pordenone e Crotone. I veneti, come detto, perdono la sesta gara consecutiva nonostante l’avvicendamento sulla panchina: via Di Carlo, dentro Brocchi. I biancorossi rimangono fermi al palo, unica formazione in tutta la Serie B: adesso per uscire dalle paludi della zona retrocessione serve veramente un mezzo miracolo. Discorso simile per il Pordenone, che rimane fermo a quota 1 e a Monza incassa la quinta battuta d’arresto stagionale. Ciò che più preoccupa nell’ambiente neroverde è la tenuta difensiva: sono già 15, infatti, le reti subite. Soltanto l’Alessandria sta facendo peggio con 16. A 3 punti troviamo infine il Crotone: retrocessi dalla Serie A, i pitagorici durante l’estate hanno rifondato buona parte della rosa rinunciando, per ragioni economiche, ai due pezzi pregiati dell’attacco Simy e Messias. La formazione affidata a Modesto per il momento non sta convincendo né per organizzazione di gioco né per tenuta psico-fisica: la prima vittoria non è ancora arrivata e nel derby con il Cosenza è arrivata la seconda sconfitta in fila.