Addio al dj Cioni, con lui si chiude un’epoca

E’ morto all’età di 66 anni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Livorno dove era stato operato d’urgenza

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È scomparso all’età di 66 anni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale, dopo un intervento d’urgenza per patologie non riconducibili a Covid, il dj livornese Riccardo Cioni.

Il suo era un marchio di fabbrica: Dj full time. Riccardo Cioni ha fatto ballare intere generazione di ragazzi che sono diventati adulti e hanno continuato a seguirlo con l’entusiasmo che avevano da ragazzini. Trascorrere una serata in un locale o ascoltarlo alla radio significava fare un piacevole balzo all’indietro. Agli spensierati anni Ottanta che Riccardo ha fatto rivivere sino a quando un tragico destino, ieri, lo ha troppo presto portato via. Funky e dance erano il suo pane, una specie di verbo che ha tramandato sin da quando giovanissimo è partito dalla sua Livorno per volare verso il successo. E’ stata una generazione musicalmente generosa la sua. Nomi che hanno segnato un’epoca della musica e del divertimento mixando successi entrati nel cuore di tutti. Riccardo Cioni ne era l’alfiere e la consacrazione la ebbe con la partecipazione a Discoring, il programma che portò la dance alla ribalta della Rai, ma non solo. Aveva appena vent’anni quando Riccardo Cioni partecipò alla prima scuola italiana di dj. Negli anni 80 non c’era ragazzo o ragazza che non ascoltasse le cassette registrare con i brani mixati da Cioni che nel 1982 incide il pezzo “In America” che scala tutte le classifiche e che aveva remixato di recente. Incide anche ‘Fog’ e ‘Arizona’ e partecipa anche al Festivalbar. Contribuisce anche a scrivere l’epopea di Radio Quattro oggi diventata Radio Bruno Toscana che nel 1979 gli affida il ruolo di direttore artistico. Nei grandi locali della Versilia ma anche in quelli dei litorali livornese, pisano e maremmano e nell’interno ad Empoli fino a Firenze, Cioni è stato assoluto protagonista per quasi 50 anni praticamente fino a pochi mesi fa. A chi lo sottolineava lui rispondeva con un sorriso: non era facile a 66 anni inchiodare tutti in pista ma Riccardo lo faceva e nelle sue serate si tornava ragazzi. Si respirava quella magica atmosfera della dance e del funky anni Ottanta. Lui c’era sempre come i suoi programmi, seguitissimi, anche a Radio Mitology che propone solo musica 70-80. Riccardo era di base un musicista. Aveva cominciato suonando il basso con il gruppo livornese “I Quattro”. Un eterno ragazzo ma con la professionalità dei grandi che hanno scalato il successo partendo dal basso. Aveva promesso a medici e infermieri del reparto Covid di Livorno dove era stato curato che avrebbe realizzato, quando fosse stato possibile, una serata per loro. Un tragico destino lo ha impedito.

Enrico Salvadori